Doping, hacker attaccano il sito Wada. Sorelle Williams sotto accusa. I nomi
Doping: hacker violano sito Wada, Biles sarebbe risultata positiva
Doping, hacker attaccano il sito Wada e denunciano: "Coperti atleti Usa a Rio". Serena e venus Williams nel mirino
Nuovo clamoroso caso di doping, questa volta in casa Usa. Tra le atlete coinvolte la fuoriclasse della ginnastica a stelle e strisce, Simone Biles che sarebbe stata trovata positiva al metilfenadato durante un controllo l'11 agosto scorso durante le Olimpiadi di Rio de Janeiro. La giovane atleta americana, quattro ori e un bronzo ai Giochi in Brasile, avrebbe assunto il Ritalin utilizzato al fine di ottenere una maggiore concentrazione e curare dolori muscolari.
Nell'area "confidential", violata da hacker forse russi, non solo la Biles. Si accusano le sorelle Williams Serena e Venus) e altri campioni, di essere ricorsi a certificati per giustificare valori anomali all'antidoping alla vigilia e durante l'Olimpiade di Rio
A far scoppiare il caso un hacker che ha violato il sito della Wada, l'agenzia mondiale antidoping che non ha ancora fornito alcuna dichiarazione ufficiale circa l'episodio. Ad essere al centro di questo nuovo scandalo doping sarebbe la federazione internazionale di ginnastica che avrebbe concesso esenzioni terapeutiche. A quanto pare atleti americani, comprese le sorelle del tennis, Serena e Venus Williams, si sarebbero fatto prescrivere sostanze proibite tramite certificati medici. In caso di squalifica della Biles e della sua compagna di squadra Alexandra Raisman, argento a Rio al corpo libero, potrebbe beneficiare anche l'azzurra Vanessa Ferrari, quarta tra le lacrime di delusione a Rio. Tra i nomi anche la star del basket Elena Delle Donne.
Doping-Wada-Hacker, il caso delle sorelle Williams
Serena Williams avrebbe assunto oxycodone e hydromophone, sostanze oppiacee, oltre a prednisone, prednisolone e methylprednisolone, in vari periodi della sua carriera. Anche la sorella Venus compare in questi documenti, e anche per lei ricette per triamcinolone (ormone antifiammatorio) e prednisone.
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