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Eto'o blocca il libro porno della sua ex su di lui
Il libro porno di Nathalie Koah, ex fidanzata di Samuel Eto'o, ha subito un... cartellino rosso. Avrebbe dovuto uscire in queste ore in Francia, invece nulla. A bloccare il tutto è stato proprio Re Leone. L'attaccante camerunense che condusse l'Inter di Mourinho alla conquista del mitico Triplete nel 2010 (scudetto, Champions League e Coppa Italia) in questo caso si è improvvisato stopper, fermando l'opera dal titolo “Revenge Porn: calcio, sesso e soldi". La 29enne ex di Eto’ qualche anno fa ha denunciato proprio il calciatore ex Inter e Barcellona per aver diffuso in internet degli scatti di lei ritenuti “a carattere pornografico”.
Nathalie Koah si è infuriata per la decisione presa dalla giustizia francese. Il motivo del blocco è una presunta “violazione del diritto alla riservatezza”. Dalle pagine, racconta France24, emerge il ritratto di un “libertino, senza limiti, amorale e senza scrupoli”.
Tra la donna e l'ex stella di Inter e Barcellona - oggi nelle fila dei turchi dell'Antalyaspor - è in corso una querelle lunga due anni. Eto’ o segnalò la sua ex alle autorità per truffa e furto.
Oggi Nathalie si sfoga: “Sono sorpresa e abbattuta. Ogni volta si vuole costringermi al silenzio, quando invece voglio solo raccontare la mia vita e spiegare la mia battaglia. Ragazze che non pongono limiti alla loro coscienza e al loro corpo. Non mi considero un esempio, ma voglio che si spieghi la verità su questa prigione dorata. Magari non è colpa di chi mi ci ha messo in quella prigione, ma mia che non ho saputo dire stop”.
Lunedì ci sarà il ricorso, mentre l’avvocato, Olivier Pardo, parla di sentenza scandalosa: “Koah ha il diritto di parlare della sua vita che include inevitabilmente quella delle persone con cui l’ha condivisa. Se si seguisse l’analisi del giudice, il libro dell’ex del presidente Hollande non sarebbe mai dovuto uscire in libreria. Il libro della Koah è importante perché denuncia la pratica del revenge porn, le derive di calciatori arricchitisi forse troppo in fretta e la condizione della donna africana”
E conclude: “La signorina Koah è vittima di una campagna mediatica ostile in patria e in Francia, paese dei diritti umani, le si nega di parlare”.