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Federer scrive una lettera a Nadal per il suo addio al tennis: "Vamos Rafa"
Nel giorno del via alle finali di Coppa Davis a Malaga il campione svizzero ha mandato un messaggio a Rafa, storico rivale
Federer scrive a Nadal la lettera d'addio al tennis
Roger Federer ha pubblicato sul suo account instagram una lettera per salutare Rafa Nadal, amico e rivale di tre decenni di tennis mondiale, che si prepara oggi al via del suo ultimo impegno ufficiale con le finali di Coppa Davis a Malaga.
Un testo a tratti commovente in cui lo svizzero ringrazia il rivale per le tante battaglie, più quelle perse che quelle vinte, e soprattutto per l'amore immenso verso il tennis che ha accomunato i due campioni.
Un rapporto che malgrado la rivalità sul campo, al di fuori si è trasformato in vera amicizia come dimostrato dalle indimenticabili lacrime della coppia, seduta mano nella mano nel giorno dell'addio di Federer alla Laver Cup.
LA LETTERA
"Vamos Rafa, mentre ti prepari a congedarti dal tennis, ho alcune cose da condividere prima che inizi a commuovermi - ha scritto Federer nella lettera condivisa sui social -. Partiamo dall'ovvio: mi hai battuto... tantissimo. Più di quanto io sia riuscito a battere te. Mi hai messo alla prova come nessun altro. Sulla terra battuta, mi è sembrato di entrare nel tuo giardino di casa, mi hai fatto lavorare più duramente di quanto avessi mai pensato di poter fare solo per mantenere la mia posizione. Mi hai fatto rivedere il mio gioco, arrivando persino a cambiare le dimensioni della testa della mia racchetta, sperando di ottenere un vantaggio. Non sono una persona molto superstiziosa, ma tu hai portato la cosa a un livello superiore. Tutto quel procedimento, tutti quei rituali. Sistemare le bottiglie d'acqua come soldatini in addestramento, sistemarsi i capelli, aggiustarsi la biancheria intima... Tutto questo con la massima intensità. In segreto, mi piaceva un po' tutto questo. Perché era così unico, così tuo. E sai una cosa, Rafa, mi hai fatto divertire ancora di più - prosegue il 20 vincitore di uno Slam -. Beh, forse non all'inizio. Dopo gli Australian Open del 2004 ho raggiunto per la prima volta il numero uno del ranking. Pensavo di essere in cima al mondo. E lo ero, fino a due mesi dopo, quando sei entrato in campo a Miami con la tua canotta rossa, mettendo in mostra i tuoi bicipiti, e mi hai battuto in modo convincente. Tutto quel clamore che avevo sentito su di te - su questo incredibile giovane giocatore di Maiorca, un talento generazionale, che probabilmente un giorno avrebbe vinto un major - non era solo una montatura. Eravamo entrambi all'inizio del nostro viaggio ed è un viaggio che abbiamo finito per intraprendere insieme. Vent'anni dopo, Rafa, te lo devo dire: che record incredibile hai fatto! Tra cui 14 Open di Francia, storico! Hai reso orgogliosa la Spagna... hai reso orgoglioso l'intero mondo del tennis.
Continuo a pensare ai ricordi che abbiamo condiviso. Promuovere insieme lo sport. Giocare quella partita metà erba e metà terra battuta. Battere il record di presenze di tutti i tempi giocando davanti a oltre 50.000 tifosi a Cape Town, in Sud Africa. Sempre a ridere a crepapelle. Sfinirsi in campo e poi, a volte, doversi quasi letteralmente sorreggerci a vicenda durante le cerimonie di premiazione. Ti ringrazio ancora per avermi invitato a Maiorca per il lancio della Rafa Nadal Academy nel 2016. In realtà, mi sono autoinvitato. Sapevo che eri troppo gentile per insistere perché fossi lì, ma non volevo perdermelo. Sei sempre stato un modello per i bambini di tutto il mondo e io e Mirka siamo molto felici che i nostri figli si siano formati nelle tue accademie. Si sono divertiti moltissimo e hanno imparato molto, come migliaia di altri giovani giocatori. Anche se avevo sempre paura che i miei figli tornassero a casa giocando a tennis con la mano sinistra".