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Il comunismo applicato al calcio: Fair play finanziario rovina del pallone

Di Giuseppe Vatinno

Dietro l’apparente etica si nasconde una visione del mondo del calcio e della competizione “politically correct” che vorrebbe azzerare le differenze dei club

Il Fair play finanziario rovina il calcio: tutta colpa di Platini

Il Fair play finanziario (Fpf) è una misura adottata dall’EEFA nel 2009 e che ha come obiettivo principale il pareggio di bilancio in modo da estinguere i debiti delle società calcistiche. La colpa di questo marchingegno che ha rovinato il calcio è di Michel Platini che è stato da sempre uno dei suoi maggiori sostenitori.

Il suo mantra è: “Un obiettivo con implicazioni di ampia portata come il benessere generale del calcio, purché tutti i club giochino secondo le regole, soddisfino i criteri di fair play finanziario e raggiungano un bilancio sostenibile, in modo che passione faccia rima con ragione”.

Dietro l’apparente etica si nasconde invece una visione del mondo del calcio e della competizione “politically correct” che vorrebbe azzerare le differenze di potenziale calcistico dei club in modo che siano “tutti uguali”. Insomma, dietro al Fpf si nasconde la solita visione invertita della Realtà, il solito “mondo alla Rovescia” di cui abbiamo spesso parlato. Infatti, Platini e soci, hanno voluto che tutti “fossero uguali” e che la squadretta di periferia sia –almeno potenzialmente- uguale al Real Madrid.