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Inter in lutto, è morto uno dei giocatori più grandi e famosi della squadra nerazzurra
Addio a Jair da Costa, 84 anni, brasiliano

Se ne va un altro pezzo della Grande Inter di Helenio Herrera
Con la morte in Portogallo all'eta' di 84 anni di Jair da Costa, leggendaria 'Freccia nera' brasiliana, se ne va un altro pezzo della Grande Inter di Helenio Herrera. Malato da tempo, l'ala destra resta nella storia nerazzurra per il gol realizzato al Benfica nella finale di San Siro che il 27 maggio 1965 che regalo' all'Inter la seconda Coppa dei Campioni consecutiva. Autore di 69 gol in 260 partite, con la Beneamata Jair vinse quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. "Un posto nell'eternita' di una squadra leggendaria", lo ha celebrato il club nerazzurro. Della squadra leggendaria della filastrocca (Sarti; Burgnich, Facchetti; Bedin, Guarneri, Picchi; Jair; Mazzola, Milani (in alternativa Peiro' o Domenghini), Suarez, Corso) restano quattro superstiti: Sandro Mazzola, 82 anni compiuti a novembre, bandiera nerazzurra e figlio di Valentino, capitano del Grande Torino scomparso a Superga; l'87enne Aristide Guarneri, cremonese, "lo stopper gentiluomo"; l'83enne bergamasco Angelo Domenghini, l'attaccante dei record; il 79enne mediano Gianfranco Bedin che con l'Inter vinse anche lo scudetto del 1971.
Il primo ad andarsene era stato il capitano, Armando Picchi, nel 1971, per una terribile malattia. Jair fu sicuramente tra gli artefici di quei successi: soprannominato 'la Freccia Nera' per la velocita' con cui "correva sul gesso della linea laterale". Formidabile nel dribbling, abile nei cross e con un buon fiuto del gol, il brasiliano incarnava il prototipo dell'ala offensiva, letale in contropiede. Puo' vantare anche una citazione cinematografica moderna nel film 'Tre uomini e una gamba' di Aldo, Giovanni e Giacomo: "Ma vieni! Jair! E' il ritorno della Grande Inter! E' il ritorno!", urla Giovanni dopo aver segnato un gol nella partita improvvisata in spiaggia "Italia-Marocco". Il brasiliano era arrivato in Italia nel 1962 da San Paolo: cercato dal Milan ma bocciato da Nereo Rocco, era approdato all'Inter del Mago e di Angelo Moratti. Offri' subito un contributo enorme, segnando almeno dieci reti in ciascuna delle sue prime stagioni in Serie A. In nerazzurro resto' per un decennio, interrotto solo da una stagione alla Roma. Nel 1972 il ritorno in Brasile al Santos per giocare accanto a Pele'.
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