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Juventus-Mandzukic rinnova ufficiale. Papà Kean: "Bonucci ha detto una stupidaggine"
JUVENTUS, THURAM CONTRO BONUCCI, 'VERGOGNOSO DIRE CHE KEAN SE L'E' CERCATA'
JUVENTUS, MANDZUKIC RINNOVA FINO AL 2021
Mario Mandzukic ha rinnovato con la Juventus fino al 2021. Il prolungamento del contratto dell'attaccante croato è stato annunciato oggi dal club bianconero in un comunicato. Da quasi quattro stagioni alla Juventus, Mandzukic ha già collezionato 159 presenze e 43 gol.
"Al di là delle reti, spesso pesantissime e decisive, uno dei dati che meglio racconta l'atteggiamento di Mario in campo sono i 19 assist forniti ai compagni. La generosità è una dote rara nei centravanti di razza, ma per lui non è così. I suoi 'ponti' di testa, l'ultimo dei quali proprio sabato scorso contro l'Empoli, sono una firma da dominatore dell'area di rigore, ma anche il segnale di un altruismo che ha pochi eguali -sottolinea il club bianconero-. E anche nell'ultima stagione i dati parlano chiaro: sei assist in questa Serie A, (mai così tanti dal 2011/12) per un giocatore che, fra gli attaccanti della Juventus, è quello che ha vinto più duelli (132) e più contrasti (24) nel campionato tuttora in corso".
Con la maglia bianconera, Mandzukic ha vinto tre Scudetti, altrettante Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. "Mandzukic -conclude la Juve- è un campione che trascina con l'esempio. Un esempio che continuerà a dare per altri due anni".
JUVENTUS, PAPA' KEAN, 'BONUCCI HA DETTO UNA STUPIDAGGINE'
"In Africa quando allarghi le braccia vuol dire 'che cosa ho fatto?'. E' una domanda, ed è quello che ha fatto lui. Non voleva provocare, è un ragazzo educato, gli piace ballare e scherzare con la gente". Sono le parole di Birou Jean Kean, papà dell'attaccante bianconero Moise, ai microfoni di 'Circo Massimo', su Radio Capital, dopo i 'buu' razzisti in occasione di Cagliari-Juventus. Sulle parole di Bonucci a fine gara, "La colpa è al 50 e 50. Kean ha sbagliato, la curva ha sbagliato", il padre di Kean aggiunge. "Ha detto una stupidaggine. Non è normale che dica certe cose da capitano, dovrebbe difendere i suoi giocatori. Anch'io sono rimasto malissimo, non mi è piaciuto per niente. A mio figlio gli ho detto di tenere la testa calma, di comportarsi da campione e di resistere alle provocazioni continuando a fare il suo lavoro senza dire niente. Secondo me lo stadio del Cagliari non va chiuso. Dico di perdonarli". E sul tema razzismo il padre di Kean ha concluso. "A volte nel calcio c'è razzismo. E' la gente maleducata quella razzista. Hanno fatto la stessa cosa con Balotelli, e al ragazzo è rimasta la rabbia ovunque vada, e questo non è un bel segno. Quando uno di colore fa un passo in Nazionale nasce questo atteggiamento di razzismo". Vedere Moise in azzurro "è stata una gioia. Il suo sogno era questo, l'ultimo passo che aspettiamo in famiglia è il Pallone d'Oro".
JUVENTUS, THURAM CONTRO BONUCCI, 'VERGOGNOSO DIRE CHE KEAN SE L'E' CERCATA'
Non accenna a placarsi la polemica attorno alle parole del difensore della Juventus, Leonardo Bonucci, in relazione ai 'buu' razzisti ai danni del compagno di squadra Moise Kean a Cagliari. A prendere le parti del giovane attaccante è Lilian Thuram ex difensore bianconero dal 2001 al 2006, che dalle colonne del quotidiano francese 'Le Parisien' stigmatizza il comportamento di Bonucci. "Bonucci dice qualcosa che in molti pensano: i neri si meritano ciò che capita loro. La domanda giusta da fare a Bonucci invece sarebbe: 'cosa ha fatto Kean per meritarsi tanto disprezzo?' Bonucci non dice mai ai tifosi che hanno torto, ma a Kean che se l'è cercata. È come quando una donna viene stuprata e c'è chi parla del modo in cui era vestita. È a causa di gente così che non si fanno avanzare le cose". "Bonucci non è stupido, ma ha una certa idea della società e i suoi propositi sono solo vergognosi. Bisogna essere chiari sul razzismo. Quei 'buu' rappresentano il disprezzo verso tutte le persone, compresi i bambini, che hanno il colore della pelle di Kean. A Kean e alle persone nere voglio dire di essere fieri e esigere rispetto da gente come Bonucci che vorrebbero curvassero la schiena", aggiunge Thuram.
Thuram se la prende anche con istituzioni e con la Juve: "Ogni volta tutti dicono che la prossima volta la partita sarà sospesa, ma non succede mai. Constato che le istanze del calcio se ne fregano. Se fosse davvero stato un problema, la gara sarebbe stata fermata. La squadra avrebbe dovuto lasciare il campo e una soluzione si sarebbe trovata. I giocatori che non subiscono razzismo devono essere totalmente solidali con i loro compagni presi di mira. Bisogna capire che quando un giocatore subisce tale violenza, quest'ultima si ripercuote su milioni di persone. Bisogna chiarire che non si può andare avanti così, che la partita non la si gioca. Ma il calcio è un business, dunque nulla sarà fatto dalle istituzioni che non hanno mai colto l'occasione per intervenire''. A innescare la polemica una frase del difensore bianconero al termine di Cagliari-Juventus: "C'è stato il buu razzista dopo l'esultanza di Kean e Matuidi si è arrabbiato, ma credo che la colpa sia 50 e 50. Kean ha sbagliato e la curva ha sbagliato. Detto questo, sappiamo che noi dobbiamo essere d'esempio e guardare avanti, perché dobbiamo crescere tutti quanti, noi giocatori, come sistema calcio, anche in queste cose". Ieri Bonucci era tornato sull'argomento chiarendo il suo pensiero. "Ho parlato alla fine della partita e mi sono espresso in modo evidentemente troppo sbrigativo, che è stato male interpretato su un argomento per il quale non basterebbero ore e per il quale si lotta da anni. Condanno ogni forma di razzismo e discriminazione".
Caso Kean, Bonucci chiarisce: «Male interpretato, condanno ogni forma di razzismo»
Bonucci ha voluto fare chiarezza con un post su Instagram: "Dopo 24 ore desidero chiarire il mio pensiero. Ieri sera ho parlato alla fine della partita e mi sono espresso in modo evidentemente troppo sbrigativo, che è stato male interpretato su un argomento per il quale non basterebbero ore e per il quale si lotta da anni. Condanno ogni forma di razzismo e discriminazione. Certi atteggiamenti sono sempre ingiustificabili e su questo non ci possono essere fraintendimenti".