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Juventus-Napoli 3-0, ma la partita non è finita. Ecco come De Laurentiis può ribaltarla
Juventus-Napoli, la partita si sposta alla Corte sportiva di appello. E dopo De Laurentiis...
Juventus-Napoli, De Laurentiis pronto ad arrivare fino a Coni e Tar per ribaltare il 3-0
Il Napoli incassa il 3-0 del Giudice Sportivo per la mancata sfida con la Juventus, ma la partita è solo all'inizio. Il club partenopeo, come annunciato subito dopo il verdetto, farà ricordo per una decisione che valuta ingiusta. Il secondo step della sfida è alla Corte sportiva di appello presieduta da Piero Sandulli (che qualche giorno fa aveva detto "la classifica non deve essere scritta dal Covid"). Lì la società guidata da Aurelio de Laurentiis cercherà si sottolineare sia l'autorità della ASL che il comportamento tenuto in osservazione delle norme. Le tempistiche? Il Napoli ha cinque giorni per presentare ricorso e la Corte Sportiva d'Appello altri cinque per fissare la data del processo: quindi in 15-20 giorni (massimo una trentina). Se dall'ordinamento sportivo del calcio non arriveranno buone notizie, Adl potrebbe passare al Collegio di Garanzia del Coni e, se necessario, arrivare fino al Tar. E di fronte al Tribunale Amministrativo la sensazione è che la sentenza potrebbe essere ribaltata, cancellando il 3-0 a tavolino di Juventus-Napoli. A quel punto la partita dovrebbe essere rigiocata (data possibile del 13 gennaio 2021). Angelo Cascella, avvocato ed esperto di diritto sportivo nazionale ed internazionale, ha spiegato: "Il diritto alla salute prevale su tutto, il bivio è questo: prevale la normativa nazionale su quella sportiva no?". "Sono certo che l'avvocato Grassani (che difende il Napoli, ndr) avrà già le idee chiare, il club ha margini e diritto per esprimere le proprie idee. Non credo invece si possa arrivare al Tas di Losanna, che dirime questioni internazionali mentre queste mi sembrano legate esclusivamente al diritto interno" le sua parole a Il Mattino.
TOSEL, 'NAPOLI NON POTEVA DIPENDERE DA VALUTAZIONI DISCORDANTI DI ASL E PROTOCOLLO'
"La sentenza Juventus-Napoli? Ho apprezzato l'alto livello di professionalità nell'acquisizione del materiale probatorio e su come è stato stilato il giudizio. Un'osservazione sento di farla: non è possibile che il comportamento di una società di calcio dipenda dalle valutazioni non sempre concordanti di due aziende sanitarie, nel caso Napoli 1 e Napoli 2 e dei vari protocolli di Lega e ministeriali. Questa vicenda dimostra che i vari organi competenti si devono riunire attorno a un tavolo ed elaborino un unicità di norme che non ammettano interpretazioni contrastanti, senza indurre una società a chiedersi qual è il comportamento corretto". Lo ha detto Giampaolo Tosel, ex giudice sportivo della Lega Serie A a Radio Punto Nuovo. "Il Napoli ha le sue ragioni come qualunque altro protagonista di situazione pandemica da vari organi diversi. Passiamo dalle varie aziende sanitarie ai protocolli di Lega. Avrei giudicato allo stesso modo? Non posso rispondere. Ho visto la sentenza in quel susseguirsi di comunicazione dell'aziende sanitarie, della Regione e dei protocolli che pone problemi interpretativi notevoli. Speriamo che non si ripetano epidemie di questo genere", ha aggiunto Tosel.
JUVENTUS-NAPOLI 3-0 E PUNTO DI PENALIZZAZIONE AL NAPOLI: LA SENTENZA DEL GIUDICE SPORTIVO
Juve-Napoli 3-0 a tavolino più un punto di penalizzazione in classifica per i partenopei, questa la decisione del giudice Sportivo Mastrandea che ha comunicato di aver applicato "le sanzioni previste dall'art.53 NOIF per la mancata disputa della gara in oggetto". Secondo il giudice sportivo "il reclamo proposto dal Napoli in ordine alla regolarità della gara è da ritenersi inammissibile, trattandosi di strumento chiaramente dedicato alla contestazione di gare disputate" "Gli atti delle Aziende sanitarie delineano un quadro che non appare al Giudice affatto incompatibile con l'applicazione delle norme specifiche dell'apposito Protocollo sanitario Figc e quindi con la possibilità di disputare l'incontro di calcio programmato a Torino", si legge nel lungo comunicato diffuso dal Giudice Sportivo. Ricordiamo che il Napoli prima di raggiungere l'aereoporto di Capodichino per raggiungere Torino è stata bloccata dall' Asl1, così come stabilito dai decreti del governo, disponendo isolamento fiduciario e quarantena di quattordici giorni per tutta la squadra. Il presidente Spadafora, sulla Repubblica, precisa che:"come è stato più volte chiarito sia nei verbali del Cts che nei Dpcm, alle autorità sanitarie locali è demandata una chiara responsabilità e una precisa azione di vigilanza. Spetta ora agli organismi sportivi decidere sugli aspetti specifici del campionato, sia sulla decisione di stasera che su eventuali ricorsi futuri".