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Lacoste, binomio vincente maglietta - racchetta

Ad Albertville, località francese nota agli sportivi per aver ospitato le Olimpiadi invernali del 1992 (e le performance storiche di Alberto Tomba) c’è un artigiano che realizza una racchetta da tennis d’eccezione. 
Si tratta della LT 12, prodotta in edizione limitata e numerata (650 pezzi) che verrà offerta in premio ai vincitori di un torneo a coppie a eliminazione che si disputerà martedì 23 giugno 2015 sui campi nel Tennis Club Ambrosiano a Milano.

Un evento all day long che vuole celebrare in terra italiana il marchio Lacoste che, in omaggio alla brand extension, è partito dalla Chemise Lacoste rigorosamente bianca, la intramontabile 12 12, icona della eleganza sui campi da tennis, per arrivare alla racchetta, la LT 12.

La storia della Lacoste, la polo che, disponibile oggi in un ampio ventaglio di colori, dà un tocco di classe ad ogni evento casual, parte da lontano. Dai primi decenni del secolo scorso, e dalla bravura sui campi di René Lacoste che sconfisse per la prima volta gli americani alla Coppa Davis nel 1927 con la squadra dei "Moschettieri", e trionfò tre volte al Campionato Internazionale di Francia (1925, 1927 e a Roland Garros nel 1929), due volte in Gran Bretagna a Wimbledon (nel 1925 e 1928) e due volte nel (1926 e 1927) al torneo Open USA di Forest Hill. 

LACOSTE LT 12    1 (1)
 
Con questo palmares  René Lacoste era destinato a diventare una leggenda del tennis. E’ nei primi anni delle sue sfolgoranti affermazioni, esattamente nel 1927, che inizia la storia del Coccodrillo. René Lacoste amava raccontare come il suo soprannome fosse diventato un emblema di fama mondiale: il capitano della squadra francese di Coppa Davis gli promise una valigia di coccodrillo (preziosa, rara e costosa) se avesse vinto un incontro importante. Il soprannome di coccodrillo voleva immortalare l’abnegazione di Lacoste sui campi. 
 
Lo sfruttamento del marchio, come si direbbe oggi, avvenne dopo che un amico di Lacoste disegnò per lui un coccodrillo poi ricamato sugli indumenti del campione. Nel 1933, René Lacoste e André Gillier, che deteneva la più grande azienda francese di maglieria dell'epoca, fondarono una società di commercializzazione della camicia arricchita del logo che il campione aveva creato ad uso personale per i campi da tennis, e alcuni altri modelli di camicie studiate appositamente per il tennis,  il golf  (Lacoste sposò una importante golfista, Simone  Thion de la Chaume) e altri sport, come testimonia il primo catalogo pubblicato nel 1933. Nasce allora l’intramontabile polo 12 12: un codice che rimarrà impresso nella storia di Lacoste e della moda.

Lacoste non lascia una impronta di sé solo nel tennis ma anche nella moda e, inconsapevolmente, nel marketing. A quanto risulta era la prima volta un marchio era visibile all'esterno di un indumento, un'idea che riscosse enorme successo e avrebbe raccolto ampio seguito nei decenni a venire.

La chemise Lacoste rappresentò da subito una vera e propria rivoluzione presso i giocatori di tennis dell'epoca che, a quei tempi, indossavano camicie classiche in ordito e trama, a maniche lunghe. La prima camicia Lacoste era bianca, leggermente più corta delle sue contemporanee, a maniche corte e colletto a coste, realizzata con un tessuto leggero e aerato in maglia, il jersey piqué fine. Ancora oggi unico e insuperabile.