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Lippi: "Valentino Rossi? Vendetta sarebbe ritirarsi dalla MotoGP"

"Valentino Rossi? Da 20 anni e' lo sponsor piu' grande della MotoGp, adesso, come vendetta sportiva, l'ideale sarebbe ritirarsi e fare un'altra cosa, tipo per la SuperBike, perche' il mondo della moto perde senza di lui del 50%. Solo questa decisione potrebbe essere il riscatto di quanto e' successo". Questo e' il giudizio di Marcello Lippi, ex ct della nazionale di calcio italiana, che oggi, come ogni lunedi', e' stato ospite del programma di Radio2 'Non e' un paese per giovani', condotto da Giovanni Veronesi e Max Cervelli. Sul 'duello' Italia-Spagna, Lippi ha aggiunto: "Pedrosa? Si e' fermato. Gli italiani non lo so se avrebbero fatto una cosa del genere", ha detto l'allenatore campione del mondo nel 2006 a Radio2.

Fim "contro rossi 'biscottone', colpa federazione" - "Ieri e' stato fatto un 'biscottone'. Era abbastanza evidente che era gia' tutto preordinato per far perdere il mondiale a Valentino. Ho parlato con lui sia prima che dopo la gara e ha ragione. Le colpe pero' vengono da lontano, da una carenza di gestione da parte dell'autorita' sportiva e del promotore che hanno perdonato troppo a tanti". Lo dice il presidente della Federazione Italiana Motociclismo (Fim), Paolo Sesti, in difesa di Valentino Rossi e contro "la federazione internazionale e la Dorna". Sesti attacca:"L'ho detto ieri a Vito Ippolito (presidente della Fmi, ndr), che tra l'altro e' un amico .Qui hanno lasciato correre troppe cose, non ci si e' mai resi conto che questo era un bellissimo giocattolo che funzionava molto bene. Alla fine delle gare c'era il terzo tempo come nel rugby, dopo avere rischiato la vita a 300 all'ora i piloti si stringevano la mano e si abbracciavano. Questo non succede piu' e il problema e' che non succedera' piu' neanche in futuro", spiega Sesti a margine del Consiglio Nazionale del Coni. "Il giocattolo si e' rotto - prosegue - perche' molti piloti dovevano essere sanzionati in precedenza. Qui invece non e' mai stato sanzionato nessuno tranne Valentino. Quello che ha detto e' la sacrosanta verita', a Valencia l'80% del pubblico era per lui, anche gli spagnoli". Certo che dopo la diatriba Rossi-Marquez a rischio c'e' la credibilita' del Motomondiale: "Speriamo tutti di no - si augura Sesti - perche' sarebbe una grave crisi per tutto il sistema mondiale del motociclismo. Ma ieri pomeriggio si adombrava che alcuni sponsor si volessero ritirare. Non so se sia stato detto al momento dell''incazzatura', ma questo e' un segnale negativo"."Poi un altro discorso da fare - conclude il numero uno della Fim - riguarda il peso politico. La Spagna ha un sistema paese molto importante che ha aiutato il motociclismo, sponsor come la Repsol investono tanti soldi. Da noi le grandi aziende non investono in questo sport come in Spagna".