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Elezioni Europee 2019 voto: ecco cosa pensano i giovani. Ricerca Viacom

Elezioni Europee 2019: Viacom presenta i dati della ricerca Giovani e Futuro
Elezioni Europee 2019 voto: ecco cosa pensano i giovani. Ricerca Viacom
In vista delle prossime Elezioni Europee, l’Osservatorio Giovani Politica e Futuro di Viacom International Media Networks Italia e MTV, ha chiesto ai giovani di raccontarsi e di commentare il loro rapporto con l’Europa e con l’attuale situazione italiana. Per farlo ha intervistato, ad aprile 2019, un mese prima della tornata elettorale, un campione di oltre 1.000 ragazzi italiani e 10.000 europei tra i 18 e i 34 anni [i] (in Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Olanda, Polonia, Spagna e Regno Unito). Né bamboccioni né fannulloni – come erano stati definiti in passato - le evidenze che emergono, dalla settimana wave dell’Osservatorio, tracciano una chiara fotografia di una generazione che vuole mettersi in gioco per riprendere in mano il proprio futuro e giocare un ruolo nella società.
“Come azienda che si rivolge alle giovani generazioni è nostra responsabilità dare voce alle loro priorità e quest’ultima edizione della nostra ricerca Giovani e Futuro ha proprio l’obiettivo di far emergere quelle che sono le esigenze attuali dei giovani italiani ed europei” - dichiara Andrea Castellari, AD di Viacom International Media Networks Italia. “Il dato principale che emerge dalla ricerca raccoglie un messaggio importante: i giovani europei ed italiani sentono la necessità e l’urgenza del cambiamento e sono pronti a darsi da fare in prima persona per costruire il loro percorso di crescita personale e professionale, aprendosi all’Europa come luogo di opportunità”.
Elezioni Europee 2019: i dati della ricerca Giovani e Futuro by Viacom
- EUROPA, NON DELUDERCI!
All’interno di un rapporto tra la politica e i giovani europei complesso, indebolito e per alcuni versi critico – in cui dominano i sentimenti di sfiducia e preoccupazione e frustrazione - l’Europa è caratterizzata da un vissuto generalmente positivo e rappresenta, soprattutto agli occhi dei giovani italiani, una grande risorsa seppur ancora non pienamente espressa. Questi giovani pur riconoscendone i benefici apportati a livello di relazioni tra gli Stati (tanto che secondo il 60% è fondamentale per mantenere la pace e le buone relazioni fra i Paesi membri, e per il 58% appartenere all’UE è un bene per il proprio Paese), le chiedono di farsi carico delle loro istanze e di ripensarsi in una veste più pragmatica, fattiva e in sintonia con i loro bisogni.
Elezioni Europee 2019: i dati della ricerca Giovani e Futuro by Viacom
Le opportunità non mancano, e di questo i ragazzi italiani se ne sono accorti: l’Europa rappresenta la possibilità di uscire dai propri limiti, territoriali e non, che l’Italia pone al loro futuro. È per questo che chiedono più occasioni per studiare e lavorare all’estero (il 59% dei 18-24enni) per fare ricerca di alto livello in ambiti innovativi (49% dei 18-24enni) per creare una propria impresa in altri Paesi europei (41%) e in generale per fare esperienze di valore: viaggiare (39%) e fare volontariato (17%).
Le tematiche prioritarie che, secondo i giovani europei, dovrebbero essere sull’agenda dell’Unione sono: l’ambiente, la situazione economica e immigrazione. Non stupisce che in Italia, data la condizione dei giovani nel nostro Paese, al terzo posto della classifica salga la “situazione giovanile”.
Elezioni Europee 2019: i dati della ricerca Giovani e Futuro by Viacom
Ad accomunare questa lista di priorità è la preoccupazione dei giovani per il loro futuro e per le condizioni del mondo in cui dovranno vivere: ciò che chiedono è una visione e un impegno reale per un progetto a lungo termine.
Anche nel Regno Unito, nonostante la Brexit, la popolazione più giovane è convinta che l’UE sia fondamentale per mantenere la pace e buoni rapporti con gli altri Stati membri (56%), che sia una forza culturale positiva (53%), un ‘paladino del bene’ nella politica internazionale (53%) e che farne parte sia un vantaggio per il proprio Paese (62%). Anche al di fuori dei confini inglesi, i giovani sono contrari all’uscita dall’Unione. Secondo quasi il 60% dei ragazzi italiani, infatti, gli inglesi hanno sottovalutato il rischio di questa scelta che causerà danni alla loro economia (secondo il 51%) e una diminuzione delle opportunità per i suoi abitanti (45%).
Elezioni Europee 2019: i dati della ricerca Giovani e Futuro by Viacom
“I giovani europei convergono tutti su una visione comune dell’Europa, ovvero la considerano - nonostante le sue debolezze – ancora come un’istituzione fondamentale per affrontare le sfide globali del prossimo secolo: ambiente, immigrazione e lavoro in primis”. – continua Castellari “Questa visione vale per i giovani italiani cosi come per i loro corrispettivi inglesi, dato che ci deve far riflettere. I giovani si dimostrano più lungimiranti rispetto ai loro genitori: ovvero non si concentrano solamente sulle priorità locali ma allargano la visione guardando all’Europa con una prospettiva di lungo periodo ben ancorata al contesto globale in cui viviamo”.
< >ELEZIONI EUROPEE: I GIOVANI CI SARANNO!
< >L’83% (+2 punti% vs media globale=81%) è a conoscenza delle prossime elezioni europee di maggio (in particolare i ragazzi più grandi: il dato sale all’88% sui 25-34, mentre scende al 75% sui 18-24)
< >Il 75% dei giovani italiani afferma che andrà a votare, ben 10 punti% in più rispetto alla media globale che si ferma al 65%;SELF MADE GENERATION: l’INTRAPRENDENZA come strategia per riappropriarsi del futuro
L’imprenditorialità assume un ruolo particolare e a tratti umanizzato. Viene vista come una strategia per costruirsi un futuro su misura, in linea con le proprie passioni e con le proprie ambizioni (secondo il 71%) che permette di realizzarsi più del lavoro da dipendente (66%) ma soprattutto capace di avere un impatto positivo anche sulla collettività. Solo il 43% vede l’imprenditoria come un rischio troppo elevato e non sarebbe disposto a correrlo.
Questa generazione sta quindi dimostrando di aver una chiara idea su “come” e “cosa” fare per costruire il loro futuro, il che li rende più ottimisti (66%) e sempre meno disillusi e disposti ad accontentarsi (26%).
I giovani italiani stanno metabolizzando il cambiamento intervenuto nella società e nel mercato del lavoro e stanno mettendo in atto strategie per riappropriarsi di un futuro a cui non possono e non vogliono rinunciare.