Pensioni, APE: paletti delle banche. APE SOCIAL? Non per tutti. PENSIONI NOTIZIE
PENSIONI, Ape social: le categorie escluse. Riforma Pensioni notizie
Pensioni, APE: paletti delle banche. APE SOCIAL? Non per tutti. PENSIONI NOTIZIE
Pensioni: nodo Ape, Ape volontaria e Ape sociale. Quanti dubbi, polemiche e paletti. Vi raccontiamo la situazione legata all'anticipo pensionistico erogato dall'Inps.
Pensioni: APE? Banche chiudono le porte a cattivi pagatori. RIFORMA PENSIONI NEWS
Pensioni, Ape (anticipo pensionistico) erogato dall'INPS finanziato dalle banche (e su cui c'è una polizza assicurativa) per molti, ma non per tutti. I contribuenti con debiti scaduti e non rimborsati entro determinati soglie, protesti, o classificati come cattivi pagatori, non potranno accedere all'APE volontaria. E' una delle regole inserite nel decreto attuativo del Governo, firmato dal premier a inizio settembre (per cui è attesa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale). Gli accordi con i soggettì finanziatori, le banche e assicurazioni, è uno dei nodi da risolvere in tema di APE.
PENSIONI APE, I PALETTI DI BANCHE E ASSICURAZIONI PER L'ANTICIPO PENSIONISTICO
Il decreto attuativo dell'APE prevede dei paletti per i cattivi pagatori. Nel momento in cui presenta la domanda di finanziamento, il lavoratore deve fornire una serie di rassicurazioni sulla sua solvibilità. L'aspirante pensionato non avere esposizione con la banca per debiti scaduti e non pagati da oltre 90 giorni. Non solo: deve dichiarare di non essere a conoscenza di registrazione negli archivi della centrale dei rischi della Banca d'Italia o di iscrizione in un sistema di informazioni creditizie gestito da soggetti privati, per l'inadempimento di uno o più prestiti; non si possono avere pignoramenti in corso, protesti, registrazione nell'archivio degli assegni bancari e postali e delle carte dì pagamento irregolari istituito presso la Banca d'Italia (la centrale di allarme interbancaria – CAI); non devono essere avviate procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento ai sensi della legge 3/2012.
Pensioni, APE social: tutti gli esclusi. RIFORMA PENSIONI NOTIZIE CHOC
Pensioni, Ape social ma non per tutti. Alcuni potenziali pensionati sono stati esclusi dalle liste per l'Ape Social
Pensioni, APE social: tutti gli esclusi. RIFORMA PENSIONI NOTIZIE CHOC - perché sono esclusi.
Ape social, perché ci sono gli esclusi? Visti i costi per il bilancio pubblico la Legge ha previsto vincoli stringenti per l’accesso al beneficio lasciando escluse tre grandi categorie di lavoratori.
Pensioni, APE social: tutti gli esclusi. RIFORMA PENSIONI NOTIZIE CHOC - i pensionati esclusi. Residenti all'estero
Esclusi dall'Ape social i residenti all’estero, anche se maturano i requisiti previsti per l’accesso all’APE non possono beneficiarne. Lo ha chiarito l'INPS con la circolare n. 100/2017 con le istruzioni operative da seguire per poter avviare la pratica di certificazione dei requisiti di pensionamento: l’anticipo pensionistico (Ape) non spetta a chi possiede la residenza fuori dall’Italia e viene automaticamente revocato qualora si sposti la residenza all’estero,anche nel caso si abbia già conseguito la sua percezione;
Pensioni, APE social: tutti gli esclusi. RIFORMA PENSIONI NOTIZIE CHOC - i pensionati esclusi. Periodi lavorati all'estero
Esclusi dall'Ape Social anche chi raggiunge i requisiti contributivi richiesti ma con periodi lavorati all’estero: il perfezionamento dei criteri contributivi di legge non può avvenire attraverso la totalizzazione di periodi assicurativi esteri con quanto già accumulato in Italia;
Pensioni, APE social: tutti gli esclusi. RIFORMA PENSIONI NOTIZIE CHOC - i pensionati esclusi. Lavori usuranti e quota 41
Esclusi dall'Ape Social gli addetti ai lavori usuranti sono ammessi solo alla quota 41 precoci (lettera d del comma 199 della Legge di Stabilità 2017) e rimangono esclusi dall’anticipo pensionistico a carico dello Stato.
Pensioni, APE social: tutti gli esclusi. RIFORMA PENSIONI NOTIZIE CHOC - i pensionati esclusi. I lavori usuranti
Attenzione in tema di riforma pensioni per lavori usuranti si intendono quelli indicati dall’articolo 1, commi 1, 2 e 3, del decreto legislativo 67/2011: mansioni particolarmente usuranti; notturni a turni e/o per l’intero anno; addetti alla cosiddetta linea catena; conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo (min. 9 posti); i commercianti che hanno chiuso l’attività: la legge prevede l’incompatibilità della prestazione per “soggetti che beneficiano di un indennizzo per cessazione di attività commerciale”.