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Milan, vendita ai cinesi, scoppia la bufera. Falsi i documenti bancari?

Colpo di scena sulla cessione del Milan

Colpo di scena sulla cessione del Milan. Il gruppo di investitori cinesi in cerca di fondi per comprare il club rossonero ha fornito un rapporto bancario falso durante i negoziati di accordo iniziale, secondo una dichiarazione del creditore il cui nome appare sui documenti.

La Fininvest ha siglato il mese scorso l'intesa per vendere il Milan a un gruppo di investitori cinesi quasi sconosciuti per 740 milioni di euro, incluso il debito. Per dimostrare la loro forza finanziaria durante i colloqui, il gruppo di Pechino ha fornito documenti che pare appartengano alla Banca del Jiangsu Co.

Ma dopo aver esaminato la questione, la Banca di Jiangsu ha fatto sapere di non aver emesso emesso alcun documento dettagliato sulle transazioni del conto. Il consorzio cinese, guidato da uomo d'affari Li Yonghong e conosciuto come Sino-Europe Sports Investment Management Co. Changxing, "non conferma di aver mai inviato un tale documento", si legge in un comunicato inviato a Bloomberg. "Come abbiamo già dimostrato di fatto, restiamo impegnati sulla chiusura della transazione."

Uno dei rapporti bancari presunti afferma che è stato stampato alle 16:14 del 25 aprile ed elenca l'attività recente del conto che aveva 852,468,304.56 yuan (128 milioni di dollari) quel giorno. Il rapporto è stato timbrato con un sigillo ovale rosso che porta il nome della Banca di Jiangsu.

I documenti non sono stati inviati a Fininvest come parte di un set di carte utili per i negoziati iniziali. Fininvest, verificata la solidità degli acquirenti attraverso contatti con le istituzioni finanziarie cinesi, continua a lavorare per finalizzare l'accordo entro la fine dell'anno. Il consorzio cinese ha già pagato un deposito non rimborsabile di 100 milioni di euro in due tranche.

Fonti ben informate hanno fatto sapere che il consorzio cinese non ha avuto tutti i finanziamenti quando ha accettato di acquistare il Milan. Il gruppo resta alla ricerca di fondi da nuovi partner per contribuire a soddisfare l'obiettivo dichiarato (portare a termine l'operazione entro la fine dell'anno).

Il contratto di acquisto prevede anche l'obbligo di fornire altri 350 milioni di euro di finanziamenti per il Milan nel corso di tre anni.

Il gruppo capeggiato da Li prenderebbe in considerazione la costruzione di un nuovo stadio a Milano come parte dei suoi piani di espansione.

Da fonti vicine a Fininvest si fa notare che di documentazione di quel tipo dalla cordata cinese, in questa trattativa durata quasi un anno ne è arrivata parecchia. Essa peraltro non ha avuto rilevanza ai fini dell'accordo, anche perché la solidità finanziaria degli acquirenti era stata verificata dagli advisor di Fininvest attraverso contatti con operatori finanziari sui mercati cinesi, con banche, istituzioni ecc... E la conferma di questa solidità arriva dal pagamento, addirittura in anticipo rispetto alle scadenze contrattuali, dei 100 milioni di euro di caparra. Sempre fonti vicine a Fininvest ribadiscono quindi che tutte le parti stanno lavorando proficuamente per la chiusura definitiva dell'accordo nei termini previsti, e cioè entro la fine dell'anno.