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Nike: "Neymar licenziato per accusa di violenza". Il brasiliano: "Bugie"

Il contratto da 210 milioni di dollari era stato stracciato nell'agosto 2020, ma solo oggi l'azienda spiega il motivo. Il calciatore nega tutto
Perché Nike lo scorso agosto ha rescisso il contratto da 210 milioni di collari con Neymar, stella planetaria del calcio?
La multinazionale USA dello sportswear ha rivelato che l'attaccante del Paris Saint Germain non avrebbe collaborato alle indagini interne all'azienda, mirate a far luce sulla denuncia di una dipendente che asseriva di aver subito un abuso sessuale da parte sua.
La donna, secondo quanto rivelato dal Wall Street Journal, sostiene che nel 2016 Neymar avrebbe tentato di costringerla a un rapporto di sesso orale in un hotel di New York dove i due si trovavano per una serie di appuntamenti legati alla partnership commerciale, che sarebbe dovuta durare fino al 2028.
Neymar nega le accuse e promette di difendersi, sostenendo che il suo passaggio nella scuderia di Puma per un contratto valutato 25 milioni di euro all'anno, sarebbe stata una scelta commerciale.
Tuttavia Nike sostiene di aver “concluso la sua partnership con l’atleta perché si è rifiutato di collaborare a un’indagine su accuse credibili di illeciti commessi contro una dipendente". Nella stessa nota si precisa che "l’indagine non è approdata a conclusione".
Neymar, accuse Nike sono bugie assurde
Le accuse della Nike sono "assurde", si tratta di "bugie". Così il calciatore brasiliano Neymar da Silva Santos risponde alla multinazionale americana, suo sponsor, che dice di essersi separata da lui perché ha rifiutato di collaborare con il gruppo in una "indagine" interna avviata dopo che una dipendente ha affermato di essere stata vittima di un'aggressione sessuale da parte del giocatore. Una portavoce di Neymar ha affermato che la star ha negato qualsiasi aggressione sessuale e ha interrotto la collaborazione con Nike per motivi commerciali.