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Olimpiadi Tokyo a rischio, l'imperatore: "Preoccupato dai contagi"
A Tokyo un esercito di 60 mila stranieri. Ma la bolla ha delle falle
L'imperatore giapponese Naruhito è preoccupato dal possibile aumento dei contagi da Covid dovuto alle imminenti Olimpiadi. "L'imperatore è estremamente preoccupato dall'attuale stato delle infezioni da coronavirus" e che "l'evento possa diffondere le infezioni", ha riferito all'agenzia Kyodo News Yasuhiko Nishimura, esponente della casa imperiale.
Il Giappone teme di non poter disputare i Giochi Olimpici in sicurezza
Naruhito è il presidente onorario dei Giochi di Tokyo 2020, che inizieranno il 23 luglio, dopo il rinvio dello scorso anno docuto alla pandemia. Da più parti in Giappone sono stati espressi dubbi sulla possibilità di poter disputare i Giochi in sicurezza. Gli organizzatori hanno vietato l'accesso agli spettatori stranieri e consentiranno l'accesso negli impianti solamente ad un numero limitato di spettatori giapponesi.
A Tokyo un esercito di 60 mila stranieri. La bolla ha delle falle
"I Giochi porteranno a Tokyo un esercito di circa 60mila stranieri tra atleti, arbitri, funzionari, sponsor e giornalisti", sottolinea Repubblica. "Il protocollo a cui sono e saranno sottoposti, è vero, è rigidissimo: a Tokyo vivranno nella “bolla” del Villaggio olimpico, devono indossare la mascherina, non possono assistere alle altre gare, usare i mezzi pubblici, socializzare o mangiare in gruppo. Eppure, nonostante i test a cui sono tutti obbligati prima del volo per il Giappone, è successo che un allenatore ugandese, arrivato “negativo”, è risultato positivo all’aeroporto Narita. Ai suoi otto compagni, però, è stato permesso di trasferirsi nel centro sportivo di Osaka. Dove, solo alcuni giorni dopo, un secondo ugandese, un atleta, ha saputo di aver anch’egli contratto il virus". E si sono scoperti altri casi relativi ai giorni precedenti. La bolla, insomma, ha delle falle.