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Paola Egonu, il caso degli insulti razzisti e il rischio di perdere la star del volley italiano
Paola Egonu "sei come Baggio, già ci manchi": il messaggio della lega volley alla star della pallavolo Mondiale
Paola Egonu, gli insulti razzisti
Paola Egonu c'è rimasta male, malissimo, per le cattiverie e i commenti circolati dopo la sconfitta in semifinale dei mondiali di volley contro il Brasile (poi l'Italia ha vinto il bronzo battendo gli Stati Uniti campioni olimpici 3-0), si arrabbiata, si è sfogata. Ha detto che non vuole più indossare la maglia azzurra, basta Nazionale dell'Italvolley, basta tutto questo stress, ma poi ha aggiunto che si vuole prendere una pausa per crescere ancora di più con la nuova società (dopo 5 anni di trionfi tra Novara e Conegliano: con scudetti, Champions League, Mondiale per Club, Coppe Italia e titoli in serie come MVP dei tornei in cui ha partecipato) la VakfBank di Istanbul, considerata la squadra più forte del mondo.
Paola Egonu tornerà con la maglia dell'Italvolley?
Se Paola Egonu tornerà a vestire la maglia azzurra ora resta, ufficialmente, un'incognita e non lo si saprà fino a gennaio quando, "vi farò sapere", ha detto la 23enne nativa di Cittadella, nel Padovano, da genitori nigeriani.
Paola Egonu, la solidarietà di Draghi
Piena solidarietà dalla politica, dal premier, Mario Draghi, al presidente del Senato, Ignazio La Russa, e pieno appoggio dalla Federvolley che non vuole assolutamente perdere la giocatrice più rappresentativa della nazionale femminile soprattutto perché nel 2023 c'è un titolo Europeo da difendere con un girone della prima fase che si svolgerà in Italia.
Paola Egonu, lacrime dopo la vittoria del bronzo ai Mondiali con l'Italvolley
Il caso Egonu era scoppiato a seguito di un video pubblicato sui social da un tifoso che si trovava a bordo campo dopo la conquista del bronzo iridato contro gli Stati Uniti. Nel video si vede Paola che, disperata e in lacrime, si sfoga con il suo agente Marco Raguzzoni.
La stella della squadra del ct Davide Mazzanti si è infatti sfogata con il suo procuratore a fine partita, in lacrime. "Mi hanno chiesto anche se sono italiana...questa è la mia ultima partita in Nazionale, sono stanca", ha dichiarato la 23enne, provata anche a livello psicologico dalle fatiche della competizione.
Parole che hanno fatto temere a un addio di Paola Egonu alla nazionale dell'Italvolley dopo le offese ricevute perché ritenuta responsabile della sconfitta contro il Brasile, ma soprattutto cattivi e vigliacchi commenti razzisti. Certo, una situazione bruttissima da sopportare. "Mi fa molto male sentirmi dire che non merito questa maglia, la mia è stata una risposta alle critiche - ha detto Egonu nella mixed zone del palasport di Apeldoorn in Olanda - Spero di ripensarci, di prendermi una pausa, riflettere, abbiamo ancora tanto da fare con questa Nazionale. Amo questa maglia e spero di indossarla ancora per l'Europeo, l'Olimpiade e negli anni futuri". Obiettivi futuri che nel 2023 vedrà l'Italia difendere il titolo europeo e centrare la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Paola Egonu, i tifosi la vogliono ancora star dell'Italvolley
Il titolo mondiale non è arrivato - è stato vinto dalla Serbia - ma il bronzo è sicuramente un ottimo risultato. A confermare l'attaccamento alla maglia azzurra della Egonu è stato il presidente federale, Giuseppe Manfredi: "Ora ci calmiamo tutti, la prossima convocazione è ad aprile 2023 e non ho motivo di pensare che lei (Egonu, ndr) non ci sarà: la pallavolo propone integrazione piena, altro che razzismo". L'allenatore Davide Mazzanti ha un contratto fino a dopo i Giochi di Parigi ma non è escluso un cambiamento che dovrà, comunque, essere valutato da uno dei prossimi consigli federali.
Paola Egonu (Lapresse)
Non appena il video è diventato virale, sui social tantissimi tifosi hanno subito preso le difese di Egonu, miglior realizzatrice dei Mondiali e trascinatrice assoluta dell'Italia, con messaggi di supporto e allo stesso tempo di condanna nei confronti delle offese ricevute dall'azzurra.
"Quando mi domandano perché sono italiana io mi chiedo perché rappresento persone del genere. Ci metto sempre l'anima e il cuore, fa male", ha ammesso Egonu, orgogliosa per la medaglia conquistata.
"È bellissimo condividere tutto questo con le mie compagne, soprattutto per il percorso fatto durante la stagione. Sono fiera per il lavoro fatto e per come la squadra mi supporta. È stata un'estate molto lunga e sono davvero orgogliosa di come abbiamo vinto contro gli Stati Uniti nonostante le difficoltà. Sono fiera di me stessa e soprattutto della squadra".
Ora è tempo di archiviare i Mondiali e guardare al futuro. In quello di Egonu c'è una nuova avventura al VakifBank e, sullo sfondo, la speranza dei tifosi di rivederla presto con la maglia della Nazionale italiana.
Egonu, la Lega volley: "Sei come Baggio, già ci manchi"
"Grazie, quello che fai tu va sempre bene. Sempre. Un altro veneto, Roberto Baggio, in occasione dei Mondiali di calcio di USA 1994, ai rigori finali sbagliò il suo. E perdemmo. Contro il Brasile, tanto per rimanere in tema. Subì di tutto. Anche per il fatto di essere di religione buddista, cacciatore e portare il codino. Ma era e rimase, ancora oggi lo è, un grande campione amato dagli italiani", scrive in una nota il presidente della Lega volley femminile Mauro Fabris rivolgendosi a Paola Egonu. "Noi ti ammiriamo e ti vogliamo bene. Lascia stare il resto. Torna presto in Serie A. Già ci manchi", ha aggiunto. Egonu, infatti, ha lasciato Conegliano per firmare un triennale con VakifBank Istanbul.