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Qatar 2022: Mancini punta su Joao Pedro per evitare il disastro azzurro
L'oriundo del Cagliari chiamato al posto di Balotelli per la delicata sfida con la Macedonia: ecco quanto costerebbe non andare ai mondiali
Perché il c.t. non ha convocato Balotelli
“Balotelli? Non abbiamo spazio per provare cose nuove. Ho scelto Joao Pedro, anziché lui, perché può fare anche la seconda punta e l'esterno d'attacco. La base è quella che ha vinto gli Europei, tranne Bernardeschi che non sta benissimo e altri visto che non potevo chiamarne 40. Ne ho già tanti così e su chi non sta benissimo faremo le nostre valutazioni. Attenzione alla Macedonia del Nord, non sarà una gara scontata".
Non qualificarsi sarebbe un disastro economico
Così Roberto Mancini spiega le sue scelte alla vigilia del primo spareggio per andare ai mondiali di Qatar 2022. In caso di vittoria contro le vecchie conoscenze Pandev e Elmas, i campioni di Europa disputeranno la finale dei playoff in trasferta, contro la vincente della sfida tra Portogallo e Turchia: comunque vada, una sfida difficilissima. Benché Mancini insista sul fatto che il suo obiettivo non è solo andare al mondiale, ma persino vincerlo, tutto si decide in 180 minuti davvero tesissimi, nei quali la nazionale si gioca anche un enorme bottino economico: oggi la squadra campione d’Europa ha un valore commerciale di circa 90 milioni, che può salire ben oltre i 100 grazie all’accesso al torneo in programma nell’inverno del prossimo anno. I 10 milioni mancanti arriverebbero grazie alla mera qualificazione, ma i proventi della manifestazione possono salire fino a 45 milioni per chi arriverà a disputare la finale in programma a Lusail il 18 dicembre del 2022.
Il florido mercato delle sponsorizzazioni
Il vero affare, però, è rappresentato dai contratti commerciali: nonostante la mancata qualificazione ai precedenti mondiali di Russia 2018, la nazionale italiana ha continuato a incassare circa 35 milioni all’anno dai diritti televisivi, più 22 dal contratto commerciale con Puma, che dal gennaio 2023 sarà rimpiazzata da Adidas, in forza di un contratto da 30/35 milioni annui). Bucare la qualificazione a Qatar 2022 sarebbe un tragico bis, dopo lo storico flop della squadra di Gianpiero Ventura, per la prima volta dopo mezzo secolo.
I riflessi sull'economia nazionale
Con gli Azzurri al mondiale, al contrario, c’è anche un notevole indotto: per ogni singola gara degli Azzurri, si stima un volume di affari di circa 5/6 milioni che ricade su bar, ristoranti e in generale per le aziende che monetizzano la popolarità del calcio. Un problema non solo sportivo, quindi, ma anche di forte impatto sul PIL del Paese. Un esempio eclatante di indotto è il mercato delle scommesse, che in occasione dei mondiali può arrivare a cubare quasi 300 milioni di puntate, dei quali circa 45 solo sulle partite che coinvolgono gli Azzurri, con un beneficio di un milione per l’Erario.
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