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Roma-Lazio, Mancini gol e sventola bandiera Lazio con topo. Poi si scusa

di Redazione

Mancini match winner di Roma-Lazio, gol pesantissmo. Polemiche per la bandiera col topo. "Senza mancare di rispetto a nessuno chiedo scusa"

Roma-Lazio, Mancini gol e sventola bandiera Lazio con topo. Poi si scusa

La Roma vince 1-0 il derby con la Lazio con gol decisivo di Gianluca Mancini al 42' sugli sviluppi dell'angolo, deviazione di testa del centrale giallorosso sul cross di Dybala, che batte Mandas per l'1-0. Il difensore romanista a fine partita ha portato i suoi compagni sotto la Sud per festeggiare. Poi ha preso dalla Curva una bandiera biancoceleste con un ratto nero al centro e l'ha sventolata per qualche secondo prima di riconsegnarla ai tifosi. Una esultanza che ha scatenato polemiche.

Mancini successivamente sui canali social della Roma si è poi scusato per l'esultanza sotto la Sud e ha spiegato: “Non volevo offendere nessuno, ho esultato con i miei tifosi. Un po’ di goliardia ci può stare, sono partite intense. Ho preso la prima bandiera che mi hanno dato, ma sono cose che nascono e finiscono lì. Senza mancare di rispetto a nessuno chiedo scusa, volevo solo esultare con i tifosi“.

Roma Mancini (foto Lapresse)
 

In precedenza ai microfoni di Dazn aveva raccontato tutta la gioia e l'emozione per essere stato il match winner del derby vinto dalla Roma sulla Lazio. "Mi batte il cuore fortissimo. Il derby vinto dopo tanto tempo, ho segnato al mio decimo derby. Mi mancava il gol, sono l’uomo più felice del mondo. Cosa significa per me segnare in un derby? Non vincevamo da tanto, i tifosi se lo meritavano. Ci hanno sempre sostenuto anche dopo la sconfitta in Coppa Italia. Il gol ti rende felice, ma l’importante era vincere per noi, per la classifica e i tifosi. L’inchino sotto la Sud? È bello festeggiare con i nostri tifosi, ovviamente senza mancare di rispetto a nessuno. L’inchino è per questa fantastica Curva, c’è un grande affetto reciproco. I tifosi sono fantastici”, ha aggiunto il difensore che aveva accusato qualche problema fisico. "Sì, ho avuto qualche problemino. All’intervallo ho preso qualcosa perché in queste partite rimango sempre in campo, esco solo se ho una gamba rotta. Starei troppo male in panchina”.

Roma vince il derby con la Lazio, De Rossi:  "Sono tanto felice, da allenatore c’è ancora più tensione emotiva"

Intanto con questa vittoria la squadra allenata da Daniele De Rossi, che vince il suo primo derby da mister della Roma, sale a 55 punti in quinta posizione, mentre la Lazio di Tudor resta ferma a 46 punti.

"Vincere un derby da allenatore è sempre tanto bello. Da allenatore è diverso, quando perdi la colpa è sempre tua. Da tempo non vincevamo un derby, sentivamo una pressione incredibile, quella dei tempi migliori. Sono tanto felice, da allenatore c’è ancora più tensione emotiva, gli ultimi minuti sono stati tosti da sopportare. Ho chiesto al IV Uomo se il tabellone si fosse rotto perché il tempo non passava mai…È andata bene, sono tanto felice”, le parole di Daniele De Rossi a Dazn dopo l'1-0 firmato Mancini in Roma-Lazip. “Io ero andato nello spogliatoio, poi i ragazzi sono tornati in campo per festeggiare con la Curva. I calciatori mi hanno quasi obbligato ad andare lì sotto. Quello è il loro momento, devono festeggiare con i tifosi. Da quando sono arrivato i tifosi ci hanno sempre sostenuto, anche io mi sono goduto qualche abbraccio con loro”.

Daniele De Rossi RomaDaniele De Rossi (foto Lapresse)
 

"Abraham insieme a Lukaku? Avevo bisogno di due cavalli che andassero a 2000 e rientrassero. Penso che uno che rientra dopo 10 mesi ha tanta voglia. Lui da quando sono arrivato mi ha detto: non vedo l’ora. Non vedeva l’ora di giocare e l’ho messo dentro. Ha iniziato a correre dietro a tutti ed è stato fantastico”, ha aggiunto De Rossi che sul suo arrivo sulla panchina giallorossa ha poi sottolineato: "questa opportunità mi è cascata dal cielo, un occasione enorme oltre l’aspetto emotivo. Alleno dei giocatori forti e ogni tanto nascondono sotto al tappeto qualche mia pecca che c’è. Io poi qualche merito ce l’ho, ho cercato di migliorare quello che c’era. Secondo me ho puntato su qualcosa che potevano fare meglio. Dobbiamo lavorare ancora tanto".

Roma, De Rossi: "Non chiamatemi mister futuro, ma mister presente"

"Vincere un derby è sempre bello, ma da allenatore è diverso perché la sconfitta cade su di noi. Era da tanto che non trovavamo la vittoria, c'era tanta attesa e sono tanto felice. Non chiamatemi mister futuro, ma mister presente perché più presente di così non mi sono mai sentito. Al futuro non ci penso", le parole di Daniele De Rossi nel dopo partita.

Sul match dei quarti di finale di Europa League di San Siro contro il Milan (andata dei quarti di finale giovedì 11 aprile, ritorno all'Olimpico il 18/4) ha spiegato: "Il Milan lo conosciamo bene, lo affronteremo un po' più rilassati".