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Sampdoria, Cassano: "Non passo un altro anno in panchina"

Antonio Cassano manda un messaggio chiaro e forte alla Sampdoria sul suo futuro

"Mi sto allenando praticamente tutti i giorni. Per due anni di fila mi e' mancato il ritiro, ma penso di aver dato il mio contributo (due gol e otto assist) e questo mi fa capire di poter essere ancora decisivo. Ma non posso essere contento perche' troppe partite le ho viste dalla panchina e non tutte le ho capite. Vado per i 34 anni, quando saro' a fine carriera saro' il primo ad alzare la mano. Ora, no". Antonio Cassano manda un messaggio molto chiaro alla Sampdoria. In una intervista al Secolo XIX il Pibe di Bari Vecchia spiega: "Ho ancora tanta voglia di divertirmi e se non gioco non mi diverto".

Fant'Antonio con Zenga allenatore ha fatto otto presenze (una dall'inizio) e con Montella 16 (12 dall'inizio). "Con Zenga ho avuto un rapporto normale, lui non mi vedeva. Pero' sono onesto, ci siamo salvati con i suoi punti. Con Vincenzo (Montella, ndr) c'e' un rapporto di amicizia e stima che dura da 15 anni, mai ci saranno problemi. Eravamo d'accordo che una volta salvi io gli avrei posto delle domande e lui mi avrebbe risposto perche' un altro campionato cosi', due dentro, due fuori, due spezzoni, non lo posso fare".

Cassano fa sapere che vuole restare alla Sampdoria, ma chiede una telefonata chiarificatrice. "Quando li sentiro' diro' quel che penso, se ci sara' condivisione bene, altrimenti vedremo cosa fare. Mi aspetto che non ci sia prevenzione verso di me e di poter partire alla pari con gli altri e chi e' piu' bravo gioca. Se e' cosi' ne gioco 38, se mi dicono 'Se...', 'Ma...' allora non mi quadra". Dopo il derby c'e' stata la lite nello spogliatoio con Romei, con lettera di licenziamento poi rientrata: influira'? "Spero proprio di no. Io penso al prossimo campionato e per quanto mi riguarda saro' alla Sampdoria".