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Superlega, Andrea Agnelli vicepresidente. Titolo vola in Borsa: +17,85%
SUPERLEGA, JUVENTUS: "PARTECIPEREMO ANCORA A COMPETIZIONI NAZIONALI"
Florentino Perez presidente della Superlega e Andrea Agnelli sarà il suo vice. Il numero uno della Juventus e quello del Real Madrid sono stati i due manager che hanno dato l'impulso principale a questo progetto che va nella migliore delle ipotesi a ridimensionare la Champions League dell'Uefa, proprio alla vigilia della presentazione del nuovo format che sarebbe dovuto partire nel 2024.
Superlega, Juventus vola a Piazza Affari
Juventus vola in Borsa (nonostante la sconfitta contro l'Atalanta) in avvio dopo l'annuncio della nascita della Superlega: a Piazza Affari il titolo dei bianconeri schizza subito sopra l'8% al suono della campanella e nel corso della giornata prosegue oltre il 14%. Al termine della seduta il rialzo è del 17,85% a 0,911 euro con un boom di scambi: sono passati di mano oltre 61 milioni di titoli, a fronte di una media degli ultimi trenta giorni di 4,49 milioni. Considerando il numero di azioni del club bianconero, vuol dire che e' stato scambiato oltre il 4,6% del capitale.
Con il rialzo di oggi la capitalizzazione e' salita di quasi 200 milioni rispetto a venerdi' scorso, passando da 1,028 miliardi a 1,211 miliardi di euro. Juventus, in una nota, ha tuttavia indicato di non poter al momento stimare l'impatto del nuovo torneo infrasettimanale sui conti del gruppo, ma la stima dei 12 club fondatori e' quella di dividersi inizialmente un ammontare di 3,5 miliardi di euro tra sponsorizzazioni e diritti tv.
JUVENTUS. AGNELLI SI DIMETTE DA PRESIDENTE ECA
Il presidente della Juventus Andrea Agnelli si e' dimesso da presidente dell'Eca e dall'esecutivo Uefa. Lo ha confermato la societa' bianconera. Lo stesso club e' uscito dall'Eca.
Superlega con Juventus, Milan e Inter. Furia Uefa: "Fuori dal campionato"
Uefa pronta alla guerra contro il progetto di Superlega europea per club privata che di fatto depotenzierebbe la Champions League e i vari tornei nazionali. L'organo di governo del calcio europeo, con il sostegno delle federazioni e dalle leghe di Spagna, Inghilterra e Italia, ha pubblicato un comunicato molto duto contro i club "scissionisti", per scoraggiarli a proseguire oltre: espulsione da Serie A, Liga, Premier League ("Vietata la partecipazione a qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale") e conseguenze anche per i calciatori ("Potrebbe essere negata l'opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali"). In più, stando alla Gazzetta, è già partita una minaccia di una causa da 50 miliardi contro tutte le squadre che vorranno unirsi a un sistema alternativo.
SUPERLEGA. JUVENTUS: "PARTECIPEREMO ANCORA A COMPETIZIONI NAZIONALI"
I club fondatori "continueranno a partecipare alle rispettive competizioni nazionali e, fino all'avvio effettivo della Super League, Juventus ritiene di partecipare alle competizioni europee alle quali ha titolo di accedere". Lo precisa in una nota la societa' bianconera, fra i 12 club che hanno dato vita alla Super League I club fondatori desiderano attuare il progetto Super League e che desiderano attuarla "in accordo con Fifa e Uefa, tenendo in considerazione gli interessi degli altri stakeholder che fanno parte dell'ecosistema calcistico. Al contempo, onde assicurare il buon esito del progetto e cosi' darvi pronta esecuzione, la societa' costituita per la Super League potrebbe anche agire in via giudiziale al fine di tutelare i propri diritti. La Super League sara' infatti organizzata e gestita da un'apposita societa' partecipata da ciascun club in egual misura. L'accordo prevede, pertanto, l'impegno di ciascun club a sottoscrivere una quota del capitale sociale della societa', con un investimento iniziale di 2 milioni di euro incrementabili, ove necessario, fino a ulteriori Euro 8 milioni". La Juventus confida che la Super League "crei valore a lungo termine per la societa' e per l'intero movimento calcistico. I club fondatori faranno tutto quanto possibile per realizzare il progetto nel piu' breve tempo possibile. Tuttavia, la societa' non puo' al momento assicurare che il progetto sara' effettivamente realizzato ne' prevedere in modo preciso la relativa tempistica. La societa' non dispone quindi allo stato di tutti gli elementi necessari al fine di svolgere valutazioni di dettaglio sull'impatto che la Super League potra' avere sulle sue condizioni e performance finanziarie ed economiche".