Café Philo
Arte, teatro, filosofia: ecco i Queen. Guida all'ascolto non convenzionale
Divenuti popolarissimi in Italia solo dopo la scomparsa del loro frontman Freddie Mercury, i Queen hanno conquistato un posto nella storia della cultura pop, sebbene abbiano provato mille sperimentazioni e maschere in vent’anni di carriera.
La violoncellista Paola Siragna - che non camuffa la propria ammirazione per la band britannica - ha voluto analizzare la cultura musicale e artistica di Mercury e soci in questo veloce libretto intitolato proprio “La Filosofia dei Queen” fra arte, teatralità ed eclettismo. In verità, rispetto ad altre espressioni musicali, non c’è molto da cogliere in senso filosofico dai Queen, dato che la loro opera non tende all’impegno civile, ma è assimilabile alla concezione estetica di “arte per arte” da cui deriva il maniacale perfezionismo della band, anche nei concerti dal vivo, che ha portato tutti e quattro i membri alla massima eccellenza nel proprio campo di competenza.
Diplomatosi in arte grafica, Freddie Mercury dedicò la vita all’arte in tutte le sue forme, specialmente quella pittorica, oltre che a quella musicale, come testimoniano le sue costosissime collezioni contenenti cimeli provenienti da tutto il mondo, in primis dal Giappone. Ai Queen e soprattutto a Freddie Mercury interessava offrire un prodotto consumabile sì dalle masse, ma perfettamente confezionato; “usa e getta”, ma curato in ogni dettaglio; adatto alla stagione, ma senza scadenza e senza età, tanto da accumulare un’impareggiabile quantità di hits, ognuna completamente differente dalle altre. A differenza della maggior parte degli artisti musicali, i Queen non hanno un sound riconoscibile; nella pomposità e, in certi casi, nell’eccesso, i Queen amano cambiare, sperimentare, contaminare e mischiare, pur non rinunciando mai ai riferimenti colti anche nella composizione testuale. E’, quindi, certamente più interessante inquadrare il fenomeno Queen dal punto di vista della poetica e della scelta artistica, dato che il quartetto di Londra si è inventato un genere impossibile da emulare per le molteplici fonti di ispirazione, votato alla commistione di elementi apparentemente inconciliabili come rock e musica classica, che ha reso ogni canzone unica e inimitabile. Un’opera totale in cui si fondano - come scrive la Siragna, non nuova a libri sui Queen - poesia, musica, danza, arti visive e costumi scintillanti, magnificamente rappresentata dall’album “A Night at the Opera” (1975) che l’autrice prende a riferimento per la sua trattazione, e dall’inarrivabile “Bohemian Rhapsody” considerata, da molte classifiche, il miglior brano pop-rock di tutti i tempi e di cui “Innuendo” (dell’omonimo album uscito nel 1991 poco prima della morte di Freddie) diventerà la versione moderna o la sua prosecuzione.
Ciò detto, continua a trasparire un senso religioso dalla musica e dai testi di Freddie e compagni, che pare motivato dai contrasti interiori, dal turbamento spirituale del genere umano, da quella contrapposizione fra anima bianca (“white queen”) e anima nera (“black queen”) che Freddie Mercury riproduceva pure sui suoi costumi di scena.
QUEEN - ALTERNATIV PLAYLIST
Alla fine del suo lavoro, Paola Siragna propone una guida all’ “ascolto non convenzionale” dei Queen, che include brani meno conosciuti - se non sconosciuti per chi non è un cultore della rock band -, ma assolutamente imperdibili, se non migliori, in alcuni casi, delle hits più famose.
Accanto al titolo di ogni brano è indicato il nome del compositore, l’album di appartenenza e la data di uscita.
Keep Your Self Alive (May, Queen, 1973)
The Night Comes Down (May, Queen, 1973)
Father To Son (May, Queen II, 1974)
White Queen (As It Began) (May, Queen II, 1974)
The March Of The Black Queen (Mercury, Queen II, 1974)
In The Laps Of The Gods… Revisited (Mercury, Sheer Heart Attack, 1974)
’39 (May, A Night At The Opera, 1975)
Tie Your Mother Down (May, A Day At The Races, 1976)
The Millionare Waltz (Mercury, A Day At The Races, 1976)
You And I (Deacon, A Day At The Races, 1976)
Teo Torriate (Let Us Cling Together) (May, A Day At The Races, 1976)
Spread Your Wings (Deacon, News Of The World, 1977)
Who Needs You (Deacon, News Of The World, 1977)
It’s Late (May, News Of The World, 1977)
My Melancholy Blues (Mercury, News Of The World, 1977)
Mustapha (Mercury, Jazz, 1978)
Jealousy (Mercury, Jazz, 1978)
Dreamer’s Ball (May, Jazz, 1978)
The Hero (May, Flash Gordon, 1980)
Soul Brother (Queen, B-side, 1981)
Back Chat (Deacon, Hot Space, 1982)
Action This Day (Taylor, Hot Space, 1982)
Life Is Real (Song For Lennon) (Mercury, Hot Space, 1982)
Las Palabras De Amor (The Words Of Love) (May, Hot Space, 1982)
Tear It Up (May, The Works, 1984)
Keep Passing The Open Windows (Mercury, The Works, 1984)
Thank God It’s Christmas (May-Taylor, B-side, 1984)
One Year Of Love (Deacon, A Kind Of Magic, 1986)
Pain Is So Close To Pleausure (Mercury-Deacon, A Kind Of Magic, 1986)
Gimme The Prize (May, A Kind Of Magic, 1986)
Princes Of The Universe (Mercury, A Kind Of Magic, 1986)
Rain Must Fall (Queen, The Miracle, 1989)
Scandal (Queen, The Miracle, 1989)
Was It All It Worth It (Queen, The Miracle, 1989)
My Life Has Been saved (Queen, B-side, 1989)
These Are The Days Of Our Lives (Queen, Innuendo, 1991)
It’s A Beautiful Day (Queen, Made in Heaven, 1995)
Made in Heaven (Mercury, Made in Heaven, 1995)
Let Me Live (Queen, Made in Heaven, 1995)
Heaven For Everyone (Taylor, Made in Heaven, 1995)
Too Much Love Will Kill You (May-Lamers-Musker, Made in Heaven, 1995)
A Winter’s Tale (Queen, Made in Heaven, 1995)