Bilaterale Conte-Trump, cosí Washington prova a scardinare l'Unione
Conte accolto a Washington come un grande amico. Cosí Trump mira a scardinare l'Unione europea
CONTE VOLA A WASHINGTON: OTTIMA ACCOGLIENZA DI TRUMP
La visita di Giuseppe Conte a Washington non poteva andare meglio. Il premier italiano ha incassato l'appoggio del presidente Usa Donald Trump su tutti i dossier importanti. Soprattutto ha avuto l'avvallo degli Stati Uniti nella gestione dei migranti provenienti dalla Libia. Per la Casa Bianca l'Italia ha il diritto di gestire la situazione come meglio crede per fermare l'afflusso dei migranti tra i quali, questo é il timore di Trump, si potrebbero nascondere dei foreign fighters.
TRUMP MORBIDO ANCHE SUI DOSSIER DELICATI
Il colloquio é filato liscio anche su altri temi. Confermate le sanzioni alla Russia, che pure sia il Movimento 5 Stelle che la Lega vorrebbero abolire il prima possibile. Conte si é detto possibilista anche sulla Tap, il gasdotto che porta il gas dall'Azerbaijan alla Puglia, fortemente voluto da Washington in un'ottica anti-Mosca.
Più complicato il dossier Nato, con la richiesta di Trump di alzare al 3% le spese militari dell'Italia. E visto il buon esito del bilaterale con Juncker di pochi giorni fa sul commercio internazionale che ha di fatto scongiurato una guerra tariffaria tra le due sponde dell'Atlantico, anche il dossier commercio é andato via spedito. Trump ha chiesto maggiori acquisti Made in Usa da parte dell'Italia, ma non ci é andato giú pesante come fatto con Merkel.
LA STRATEGIA DIVISIVA DI TRUMP
Tutto rose e fiori tra Italia e Stati Uniti? Sembrerebbe di sì. E a favorire questo clima é l'approccio di Trump all'Europa. Divide et impera. La Casa Bianca sa che una Unione europea da 500 milioni di abitanti sarebbe un osso duro da affrontare, e così prova a stringere rapporti bilaterali con le singole capitali europee, cercando di mettere all'angolo chi invece si oppone a questo approccio.
Conte é il best friend di Trump in Europa perché condivide la stessa linea politica su molti fronti ed é, anche moderatamente euroscettico. Non a caso l'inquilino della Casa Bianca lo ha definito un outsider, inserendosi nella stessa categoria. Trump ha plaudito alla Brexit e ha proposto a Macron di uscire dall'Ue.
TRUMP DURO CON MERKEL E MACRON
Giá, Macron. Trump sta cercando di marginalizzare Emmanuel. Il leder francese é stato il più duro contro Washington. Da Parigi sono partite bordate contro la politica commerciale statunitense, contro l'approccio di Trump sui migranti e sull'Iran. Insomma, a differenze che con Conte, Macron non é entrato nelle grazie di Trump.
A distanza si tiene Angela Merkel, che pur rispondendo a tono agli attacchi di Trump, sa di non poter rinunciare al ricco mercato statunitense, il canale di sbocco fuori dall'Ue più goloso. E così la Cancelliera intercala aperture a prese di posizioni forti. Il lavoro sporco, per ora, lo ha fatto Juncker, inviato a Washington per salvare i rapporti commerciali tra le due sponde dell'Atlantico.