Affari Europei

Uk, May indice elezioni anticipate. Trionfo Tory? Ue più lontana e hard Brexit

Theresa May indice le elezioni anticipate e prova a capitalizzare l'enorme vantaggio dei Tory. Verso una Brexit molto "hard"

May annuncia elezioni 8 giugno per preparare la Brexit

Il premier britannico, Theresa May, ha annunciato elezioni anticipate l'8 giugno per preparare i negoziati sulla Brexit. La comunicazione è stata data ai giornalisti convocati davanti a Downing Street. "Il Paese ha bisogno di stabilità", ha spiegato May, "ci deve essere unità a Westminster e invece c'è divisione. Se non andiamo al voto politico adesso, continuerà il gioco politico e la divisione all'interno di Westminster indebolisce la possibilità che il negoziato con l'Ue sia un successo e porterà instabilità e insicurezza nel Paese".

Nei sondaggi vantaggio clamoroso dei Tory: vantaggio superiore ai 20 punti

L'annuncio inatteso è arrivato appena tre settimane dopo che la stessa May aveva avviato la procedura per l'uscita di Londra dall'Unione europea, per far seguito al referendum del giugno scorso. Per i parlamentari di rientro delle festività pasquali si tratta di una vera sorpresa, dopo Downing Street aveva assicurato a più riprese che si sarebbe andati a elezioni politiche alla scadenza naturale, nel 2020. I sondaggi favorevoli che danno i conservatori avanti di 21 punti sui laburisti (e quindi destinati ad ampliare la maggioranza di 21 seggi) l'avrebbero però indotta ad andare subito al voto. 

Verso il flop dei Labour

Un'indagine di YouGov assegna ai Tory un consenso del 44 per cento e ai laboristi uno del 23. Per ComRes, invece, le rispettive percentuali sono del 46 e del 25 per cento. Il principale partito di opposizione potrebbe subire una pesante sconfitta nelle elezioni amministrative. Il leader, Jeremy Corbyn, ha annunciato che se andasse al governo aumenterebbe di dieci sterline a settimana l'indennità di accompagnamento per chi si prende cura dei parenti in difficoltà.

I liberaldemocratici vogliono l'impasse sulla Brexit

"C'è bisogno di elezioni e ce n'è bisogno adesso, ora c'è una possibilità irripetibile per poterle svolgere prima che i negoziati entrino nei dettagli", ha spiegato la leader dei Tory. May ha ricordato come il panorama politico britannico sia diviso sulla Brexit: i laburisti hanno minacciato di votare contro l'accordo, i liberaldemocratici vogliono arrivare all'impasse, il Partito nazionale scozzese è contrario a quello che sta facendo il governo e preparano un referendum sulla secessione, i Lord hanno annunciato che si opporranno comunque. "Non consentirò che gli oppositori mettano a rischio i negoziati", ha avvertito la 60enne ex ministro dell'Interno, " "lasciamo al popolo la possibilità di decidere". La premier britannica ha aggiunto di aver preso la decisione "solo da poco tempo e con riluttanza", ma ha assicurato che si batterà "con determinazione" in campagna elettorale . "Evitiamo il rischio di incertezza e instabilità. Darò al Paese la forte leadership di cui ha bisogno", ha promesso.

Le conseguenze del voto: Ue più lontana e Brexit ancora più hard

Il probabile trionfo dei Tory prefigura delle conseguenze sullo scenario internazionale e sui rapporti con Bruxelles. Una Theresa May in sella ancora più forte, infatti, riceverebbe l'incarico di una presa di posizione forte nei confronti dell'Ue. I negoziati con Bruxelles sarebbero dai toni ancora più duri e con ogni probabilità si andrebbe verso una Brexit davvero "hard". Allo stesso tempo si potrebbero stringere ancora di più i rapporti con Trump, ribadendo l'asse angloamericano che già si è configurato con l'incontro May-Trump subito dopo l'arrivo alla Casa Bianca del neo presidente.