Economia, Juncker lancia il Fondo monetario europeo
La Commissione europea propone la creazione di un Fondo monetario europeo, ma nel pacchetto inserisce anche misure pro-austerity
Dalla Commissione europea arriva un pacchetto di idee per rivoluzionare l'assetto economico-istituzionale dell'Unione europea. L'esecutivo comunitario, guidato da Jean Claude Juncker, ha proposto oggi di creare un Fondo monetario europeo che raccolga l'eredità del Meccanismo europeo di stabilità, e l'istituzione di un super ministro per l'area euro. Ma Juncker ha proposto anche l'incorporazione del Fiscal compact nell'ordinamento giuridico dell'Unione e la creazione di nuovi strumenti di bilancio pensati per garantire la stabilità dell'eurozona.
PER LE RIFORME ORIZZONTE 2025
Proposte che ovviamente rimarranno solo sulla carta a meno che i ventotto Stati membri, fra poco ventisette, non mettano in campo delle azioni politiche per concretizzare il progetto. La tabella di marcia immaginata da Juncker si snoda nell'arco di 18 mesi, ma guarda al 2025 per la sua piena realizzazione. "Il tetto va riparato quando splende il sole", ha dichiarato il presidente della Commissione affermando che "la forte crescita economica attuale ci incoraggia ad andare avanti, facendo sì che la nostra Unione economica e monetaria divenga più unita, efficiente e democratica e operi a vantaggio di tutti i cittadini europei".
La Commissione mira a raggiungere un'intesa sul ruolo che potrebbe avere il ministro dell'Economia e delle Finanze Ue entro il primo semestre del 2019. Sempre per la metà di quell'anno, Parlamento europeo e Consiglio sono invitati ad adottare le proposte di creazione del Fme e di integrazione del Fiscal compact.
PREOCCUPA L'INSTABILITA' DI ROMA E BERLINO
La proposta della Commissione si va ad inserire in un quadro politico europeo tutt'altro che tranquillo. Emmanuel Macron puó contare su una maggioranza forte a Parigi e la posizione del leader de La Repubblique en marche! é profondamente europeista e sogna gli Stati Uniti d'Europa.
D'altr aprte la Germania di Angela Merkel, a cui Juncker deve la poltrona, é in una fase di stallo visto che non é ancora riuscita a formare un governo. E se le trattative con la Spd non dovessero andrà in porto, per la Federazione si potrebbe aprire una fase di instabilità che influenzerà in maniera negativa il percorso di ristrutturazione dell'Europa.
In questo quadro si deve aggiungere l'Italia che presto andrà alle urne. Il nostro Paese é vissuto da molti come la grande incognita per il 2018. Che cosa accadrebbe infatti al ruolo di Roma in Ue se a vincere fossero i 5Stelle? O se l'alleanza di centrodestra dovesse vedere un exploit della Lega Nord?