Affari Europei
Elezioni europee 2019, Di Maio cambia l'Ue: "Manifesto e nuovo gruppo"
Di Maio prepara il piano per le elezioni europee 2019. Pronto un manifesto e un nuovo gruppo anti establishment ma riformatore. Niente alleanza coi sovranisti
Elezioni europee 2019, il piano per la nuova Ue di Di Maio e il M5s
"Le elezioni europee a maggio avranno una sola certezza: come c'è stato un terremoto politico positivo in Italia il 4 marzo, ci sarà anche a livello europeo e nulla sarà più come prima. I popoli si sono stancati dell'austerità". Parola e firma di Luigi Di Maio. Il vicepremier sta mettendo a punto l'ambizioso piano del Movimento Cinque Stelle per le elezioni europee del prossimo maggio. Un piano che prevede un manifesto e un nuovo gruppo che cambi drasticamente le infrastrutture della politica comunitaria senza però distruggerla.
Elezioni europee 2019, Di Maio: "A gennaio/febbraio manifesto per un'Europa diversa"
Nel contratto di governo "c'è il fatto che noi vogliamo cambiare l'Europa e il M5s si farà promotore di un nuovo gruppo parlamentare per portare avanti un'Europa diversa", ha infatti ribadito il vicepremier a Rtl 102.5. "A gennaio/febbraio presenteremo un manifesto per un'Europa diversa, che non ha nulla a che vedere con la destra sovranista e con la sinistra".
Elezioni europee 2019, i possibili alleati del M5s
Ma chi saranno gli alleati del M5s alle elezioni europee 2019? "C'è già un'interlocuzione con alcune forze politiche che entreranno per la prima volta nel Parlamento europeo e che hanno già un discreto seguito", ha detto Di Maio. Non la destra sovranista, non la sinistra classica. Non Orban e Le Pen o Wilders, ma nemmeno la parte opposta e i socialisti europei di cui fa parte il Pd. D'altronde Di Maio lo ha ricordato anche recentemente, in occasione della visita della Le Pen a Salvini, che il M5s è una cosa diversa e la sua direzione in Europa è diversa da quella della Lega. C'è chi ipotizza una convergenza coi Verdi che stanno mettendo in grande crisi Angela Merkel in Germania. Più difficile l'abboccamento con Macron, sempre nel mirino del governo per la questione dei migranti scaricati a Claviere dalla Gendarmerie. Lontana anche la sinistra radicale di Varoufakis. Il gruppo che vuole creare Di Maio è un gruppo di movimenti lontani dall'establishment ma riformatori. Di Maio spera di poter diventare il polo aggregatore della nuova Europa.