Europa, Cameron in tour per chiedere più autonomia. Accoglienza fredda - Affaritaliani.it

Affari Europei

Europa, Cameron in tour per chiedere più autonomia. Accoglienza fredda

Fino adesso si può dire tutto tranne che sia stata un successo. Il tour di David Cameron in giro per l'Europa non sta portando grandi risultati sulla strada che secondo il primo ministro britannico dovrebbe condurre alla riforma dei trattati dell'Ue. Sembrano esserci divergenze molto difficili da colmare.

La prima è quella con la Francia di Hollande. "E' importante che l'Unione Europea e i suoi membri siano flessibili e creativi" nelle risposte da apportare per riformare l'Ue, ha detto Cameron nella conferenza stampa congiunta col presidente francese che da parte sua si è limitato a ribadire "l'interesse dell'Europa affinché la Gran Bretagna resti tra i 28". Lo stesso Cameron ha parlato di "priorità diverse" tra Regno Unito e Parigi.

Un muro ancora più netto si è innalzato di fronte a Cameron in Polonia. Tra le modifiche proposte da Cameron nell'ambito della sua campagna per modificare la relazione con l'Ue, infatti, c'è un punto sul quale Varsavia non intende transigere: la restrizione dei diritti degli immigrati che risiedono in Gran Bretagna. Ewa Kopacz ha fatto chiaramente capire a Cameron che, per la Polonia, la 'linea rossa' sono quelle riforme che prevedono misure discriminatorie come impedire il libero transito delle persone o che limitino i diritti degli immigrati dentro le frontiere dell'Unione. Si calcola infatti che in Gran Bretagna risiedano circa un milione di polacchi, che sono la principale minoranza nel Paese.

La più morbida è stata per ora Angela Merkel, che si è augurata che il Regno Unito rimanga nell'Unione Europea e si è mostrata disposta a dialogare sulle riforme che vuole promuovere il premier britannico, in modo aperto e "costruttivo". Dopo l'incontro con Cameron, Merkel si è mostrata ottimista e disposta a iniziare un negoziato sui contenuti senza rifiutare a priori una eventuale riforma dei trattati. "Quando c'è la volontà la strada si trova", ha detto il cancelliere, anche se ha ricordato che ci sono "linee rosse" come il mercato unico o la libertà di circolazione. "Quando uno è convinto di un'idea non puo' dire che una modifica del Trattato è assolutamente impossibile", ha aggiunto, assicurando di "voler trovare una soluzione".