Affari Europei
Germania, scontro Corte Costituzionale-Seehofer sui migranti. Ira Merkel
Seehofer mette di nuovo nei guai la Merkel. Scontro istituzionale con il presidente della Corte Costituzionale sui migranti
MIGRANTI: SCONTRO TRA PRESIDENTE CORTE COSTITUZIONALE E SEEHOFER
Scontro sulla questione dei migranti tra presidente della Corte Costituzionale tedesca, Andreas Vosskuhle, e il ministro dell'Interno Horst Seehofer, il falco del governo di Angela Merkel sulla politica dell'asilo. Il giudice ha bollato infatti come inaccettabile retorica le dichiarazioni del leader della Csu che ha definito il consistente arrivo in Germania di rifugiati una situazione di "stato dell'illegalità". In un'intervista pubblicata ieri Vosskuhle ha detto che questi dichiarazioni erano tese a "suggerire associazioni con lo stato nazista, nel quale non esisteva lo stato di diritto, e sono completamente sbagliate". Seehofer ha oggi replicato al giudice ed, in un'intervista alla Sueddeutsche, di avere il massimo rispetto della Corte Costituzionale ma considera le critiche di Vosskuhle "inappropriate", sottolineando che il presidente "non dovrebbe agire come un poliziotto del linguaggio".
SCONTRO ISTITUZIONALE IN GERMANIA
"Trovo inaccettabile l'insinuazione che io abbia voluto usare le mie parole per suggerire associazioni con la mancanza dello stato di diritto durante il periodo nazista", ha detto ancora il ministro dell'Interno tedesco che già in passato ha avuto scontri con il giudice Vosskuhle sulla questione dei migranti. Nel 2016, dopo la decisione annunciata nel settembre del 2015 da Angela Merkel di adottare una politica di accoglienza dei rifugiati, il giudice aveva contestato come anti costituzionale la proposta avanzata da Seehofer di limitare il numero dei rifugiati a cui concedere asilo. La Costituzione tedesca, disse allora il giudice, afferma che bisogna accogliere chi scappa dalle persecuzioni. Vosskuhle ha anche criticato un altro leader della Csu, Alexander Dobrindt, che ha definito "l'industria anti-rimpatri" quello degli avvocati e delle associazioni che assistono i rifugiati nelle loro richieste d'asilo. "Chi si appella alle garanzie costituzionali non deve essere insultato", ha detto nell'intervista alla Sueddeutsche. Il giudice, infine, ha smascherato il sistema con cui politici populisti demonizzano chi li critica, rivendicando il ruolo di "diretti rappresentanti del popolo". "Quindi, chiunque li critica è un nemico del popolo e deve essere attaccato", ha concluso il giudice costituzionale.
SEEHOFER METTE ANCORA NEI GUAI LA MERKEL
Seehofer ed il resto della Csu da diversi mesi hanno adottato una durissima posizione anti-migranti lnel tentativo di scongiurare il rischio concreto che lo storico partito conservatore bavarese possa perdere la maggioranza assoluta nelle elezioni che si svolgeranno ad ottobre nel land dove sono in costante crescita i sostegni al partito di estrema destra e anti-stranieri Alternativa per la Germania. La scelta di Seehofer ha portato a forti tensioni nei rapporti con Angela Merkel, la cancelliera e leader della Cdu, il tradizionale partito gemello della più conservatrice Csu, fino alla crisi delle scorse settimane che ha fatto vacillare la coalizione di governo. Per quanto la crisi più urgente sia rientrata, la situazione rimane ancora molto tesa se oggi il premier bavarese e leader della Csu nel Land, Mark Soeder, ha annunciato l'apertura di un nuovo ufficio bavarese per l'asilo, che avrà il compito di accelerare i rimpatri dei migranti ai quali è stato rifiutato l'asilo. Dai sondaggi, però, non sembra che la Csu stia avendo vantaggi da questa politica anti-immigranti, dal momento che viene data al 38% dei consensi fra gli elettori bavaresi, circa 10 punti in meno rispetto alle elezioni del 2013.