Affari Europei
Grecia, Varoufakis: "Intesa vicina". Ma il problema liquidità è urgente

Il dialogo tra Grecia ed Europa sembra finalmente progredire nella sostanza ed anche l'Eurogruppo lo riconosce in un comunicato, passo significativo dopo il 'gelo' dell'ultima riunione di Riga. L'Eurogruppo ha esaminato la situazione del negoziato in corso fra il governo greco e le istituzioni (Ue, Fmi, Bce, Efsf) e ha "accolto con favore i progressi già realizzati". Come si legge nella dichiarazione diffusa a fine riunione, in particolare "è benvenuta l'intenzione delle autorità greche di accelerare il loro lavoro con le istituzioni, puntando a raggiungere una conclusione positiva della revisione in modo tempestivo".
Oltre ad accogliere con favore i progressi già realizzati, l'Eurogruppo, nel suo comunicato, nota però che "al tempo stesso prendiamo atto che servono più tempo e più sforzi per colmare le differenze sui problemi ancora aperti". Resta forte il problema di liquidità del governo greco, definito "terribilmente urgente" direttamente dal ministro delle Finanze Yanis Varoufakis al termine dell'Eurogruppo. Anche Varoufakis ha comunque ammesso che "un accordo è più vicino" e che "il negoziato continua in spirito costruttivo". Ma anche ammonito che, perché la situazione della liquidità non peggiori, "bisogna trovare un accordo nelle prossime due settimane".
Varoufakis non ha smentito del tutto la possibilità di un referendum di Atene, che "è sempre un'opzione per ogni governo in Grecia. E' previsto dalla Costituzione e deve essere deciso dal primo ministro e dal presidente della Repubblica". Per questo il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis chiede di non commentare l'ipotesi di un referendum sul negoziato con i partner internazionali, ma sottolinea che "al momento il governo ha un mandato chiaro e non ne serve un altro per negoziare". Insomma, ha concluso, "per quanto mi riguarda un referendum non ha niente a che vedere con quello che abbiamo al momento sugli schermi radar".