LuxLeaks, il whistleblower rischia 10 anni. M5s: "L'Ue dovrebbe premiarlo"

Un cittadino francese accusato della fuga di informazioni fiscali dal Lussemburgo avrebbe avuto accesso a documenti riservati per un problema di sicurezza. E' quanto sostenuto dalla corte del processo LuxLeaks. L'imputato è Antoine Deltour, 30 anni, ex dipendente della società di revisione PwC. Secondo l'accusa Deltour avrebbe passato i dati al giornalista Edouard Perrin per una trasmissione televisiva francese realizzata nel 2012.

I procuratori sostengono che questi dati, così come il materiale presumibilmente fornito da un secondo ex dipendente PwC, Raphael Halet, sarebbero stati poi utilizzati nelle rivelazioni dei 'LuxLeaks' di novembre 2014, da parte del consorzio internazionale di giornalisti investigativi. Le accuse contro i tre francesi vanno dalla violazione di dati coperti da segreto al furto e alla frode informatica.

Il whistleblower che ha scoperchiato lo scandalo sulla mostruosa evasione fiscale del Lussemburgo ora rischia 10 anni di carcere e una multa da oltre un milione di euro. E sono in molti a protestare, come per esempio il Movimento 5 Stelle. "La giustizia dovrebbe tutelare e premiare chi denuncia pratiche immorali come queste, e invece in questa Europa ipocrita mentre Deltour affronta un processo penale, chi ha sostenuto e incentivato la grande elusione fiscale internazionale guida la Commissione", dichiarano Marco Valli e Marco Zanni, eurodeputati del M5s. "ll Movimento 5 Stelle al governo rovescerà il mondo per fargli assumere, finalmente, la sua giusta posizione", concludono gli eurodeputati.

Dello stesso avviso anche la presidente di Fratelli d'Italia e candidato sindaco a Roma Giorgia Meloni. "Per come la vedo io Deltour dovrebbe essere premiato e non processato. E il Governo italiano dovrebbe schierasi con lui, come ha fatto la Francia, e non stare in silenzio per paura di irritare qualche amico potente. Voi da che parte state?".