Affari Europei

Morbillo, allarme rosso in Italia: siamo il fanalino di coda in Europa

Boom di casi di morbillo, in Italia è allarme rosso. Siamo il fanalino di coda in Europa

Morbillo, da gennaio 3.672 casi e 3 decessi. L'89% dei malati non erano vaccinati

Sono 3.672 i casi di morbillo accertati in Italia dall'inizio dell'anno, tre i decessi. L'89% dei casi riguarda persone non vaccinate; il 6% invece vaccinati con una sola dose. L'età media è di 27 anni. I dati sono dell'Istituto superiore di sanità, aggiornati a ieri 18 luglio dal Sistema di sorveglianza integrata morbillo e rosolia. Nel 35% dei casi è stata registrata almeno una complicanza; per il 41% delle persone colpite è stato necessario il ricovero; per il 22% il ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso. A proposito di operatori sanitari, 263 dei 3.672 casi riguarda loro.

Colpiti soprattutto i giovani

Quanto alla suddivisione per classi di età, a prevalere è quella dai 15 ai 39 anni, pari al 56% dei totale dei casi; quindi il 17% per quelli di età superiore ai 39 anni; il 9% per la fascia 5-14 anni; il 12% per la fascia 1-4 anni; il 6% dei casi ha riguardato finora quelli sotto il primo anno di vita. A livello di casi per mese, finora luglio - a poco più di dieci giorni dal termine - mostra un numero significativamente basso rispetto agli altri mesi: 81. Il picco si è avuto finora a marzo, con 886 casi, seguito da aprile con 784 e maggio con 700. A giugno sono stati 475.

Allarme rosso morbillo, Italia fanalino di coda in Europa

"Non è solo il decreto sui vaccini obbligatori che potrà risolvere il problema" ha dichiarato Flavia Bustreo, Assistente Direttore dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). "I numeri sono inquietanti. L'Italia sta diventando il fanalino di coda in Ue e anche da noi si è cominciato a morire: nel 2017, sono stati 35 i morti nei paesi europei, di cui 31 in Romania e 3 da noi''. Per contrastare il fenomeno, esorta la responsabile Oms, ''serve anche una campagna di informazione fatta di incontri in cui i genitori abbiano modo di esprimere le loro preoccupazioni e ricevano risposte convincenti, e l'istituzione di una commissione indipendente di esperti per contrastare la paura espressa dal fronte 'no vax'".