Affari Europei
Parlamento Ue, Merkel puntella Tajani. Renzi latita a Strasburgo

Nelle elezioni per la presidenza del Parlamento europeo Antonio Tajani ha ricevuto il placet della Merkel, mentre Pittella non ha avuto il sostegno dall'Italia
Le elezioni per il nuovo presidente del Parlamento europeo si incrociano inevitabilmente con gli equilibri politici nazionali. Le chance di Gianni Pittella di essere eletto al seggio che fu di Martin Schulz sono ridotte al lumicino e nel gabinetto del leader socialista stanno valutando se gettare la spugna. Pittella vorrebbe insistere per andare alla conta e vedere quanti eurodeputati lo voteranno al quarto scrutinio, il ballottaggio con Tajani.
Renzi disimpegnato a livello europeo
I bene informati riferiscono peró che sono in molti quelli che invece vorrebbero un ritiro della candidatura. A pesare é soprattutto il fatto che Matteo Renzi non abbia sostenuto il suo uomo a Strasburgo. Non si é esposto e dopo le dimissioni da Palazzo Chigi sta meditando come tornare sulla cresta dell'onda. Per ora l'orizzonte temporale é il 2018. Renzi spera di rimanere alla guida del Partito democratico e sostenere Gentiloni come candidato alle elezioni in un ticket di governo con il Centrodestra sotto la benedizione di Mattarella.
Merkel e l'appoggio ad Antonio Tajani
Le cose bruxellesi dunque non interessano troppo. Anche perché di chance di vittoria Pittella non ne aveva molte. Tajani aveva numeri migliori in Parlamento ed é stato abile a costruire le alleanze. All'interno del Ppe per ottenere la candidatura e con i Conservatori per ottenere il loro appoggio (anche se con diverse defezioni). La stessa Merkel sarebbe intervenuta per sostenerlo nei confronti di Guy Verhofstadt, il leader dei liberali che ha bruciato la sua candidatura flirtano con il Movimento 5 Stelle.