Scozia, ok al referendum bis per uscire dal Regno Unito: "Vogliamo l'Ue"
Il Parlamento di Edimburgo dice sì al referendum bis per uscire dal Regno Unito. Sturgeon sfida Theresa May: "Vogliamo restare in Ue"
Scozia: il Parlamento di Edimburgo vota per un nuovo referendum
Il Parlamento scozzese ha votato a favore della convocazione di un nuovo referendum sull'indipendenza dal Regno Unito. Il 18 settembre 2014, nel primo referendum, il 55% degli scozzesi si era espresso a favore della permanenza, quando non era ancora in dubbio l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue.
La Scozia sfida Theresa May: "Lasceremo il Regno Unito per restare in Ue"
E' un voto di sfida al premier britannico Teheresa May, la quale aveva detto ieri alla collega scozzese Nicole Sturgeon che non ci sarebbe stato un altro referendum. Il Parlamento scozzese si e' espresso con 69 voti a favore della richiesta formale al governo britannico e 59 contrari.
Sturgeon: "Londra rispetti il nostro volere"
"Spero che il governo britannico rispetterà la volontà di questo Parlamento (scozzese) e se lo farà inizierò a discutere in buona fede e dimostrando apertura al compromesso" ha dichiarato il 'first minister' Nicola Sturgeon che ora ha comunque bisogno dell'approvazione sia del governo che del Parlamento di Londra. Il premier May ha gia' dichiarato nell'incontro di ieri tra le due leader "che questo non e' il momento" per un nuovo referendum scozzese Sturgeon, capo dello Scottish national Party, che ha trionfato oltre il Vallo di Adriano alle ultime elezioni nazionali del 2015 (ha 56 deputati contro i soli 6 del 2010), ritiene che la nuova consultazione potrebbe tenersi a primavera del 2019 al più tardi, prima dell'uscita di Londra dell'Ue. May ha sì l'ultima parola ma respingere la richiesta di Sturgeon sarebbe rischioso per il suo governo che sta contemporaneamente tentando di impedire il collasso dell'accordo di pace del Venerdi' Santo del 1998 in Ulster, dove dopo le ultime elezioni del 2 marzo ancora non è stata raggiunta un'intesa per un nuovo esecutivo di coalizione tra anglicani unionisti e cattolici. Intesa che non è stata raggiunta entro l'iniziale scadenza di ieri e che Londra - che non vuole riassumere il governo diretto dell'Irlanda del Nord - non trovando di meglio, ha deciso di prolungare i tempi dei negoziati. Ad alimentare ulteriormente la voglia degli scozzesi di indipendenza l'annuncio della societa' petrolifera Hurricane Energy della scoperta del "più grande giacimento non ancora sfruttato" nelle acque ad occidente delle isole Shetland, in Scozia.