Tartufi e vongole, le battaglie degli italiani a Bruxelles
L'Italia incassa il via libera ai nuovi standard per la pesca alle vongole. E i raccoglitori di tartufi fanno ricorso in Ue per vedere 'declassato' il tartufo
I pescatori di Romagna e Veneto hanno vinto la loro battaglia: dal prossimo gennaio e per i successivi 3 anni, nel mare Adriatico sara' possibile pescare, vendere e cucinare le vongole a partire dai 22 millimetri. L'atteso via libera definitivo di Bruxelles alla modifica di un regolamento che da dieci anni aveva fissato in 25 millimetri la misura minima delle vongole arrivera' giovedi' prossimo, come ha annunciato con soddisfazione il sottosegretario alle Politiche Agricole Giuseppe Castiglione a margine del consiglio dei ministri in corso a Lussemburgo. "Ho avuto un incontro con il commissario Karmenu Vella - ha spiegato - che mi ha dato l'ottima notizia, attesa da anni dai nostri pescatori e dal nostro paese. Il problema era molto avvertito e questa decisione rilancia un settore molto importante per l'Italia".
Briano (PD): vittoria dei pescatori italiani
“Esprimo Profonda soddisfazione per il risultato raggiunto frutto della collaborazione tra Governo italiano e Istituzioni europee. Questa è la dimostrazione che lavorando insieme ai diversi livelli istituzionali regioni, Governo, Europa, si riesce a dare ai cittadini risposte concrete”, così l’europarlamentare Pd Renata Briano, vice presidente della Commissione pesca, commentando il via libera definitivo dell'Ue alla misura tecnica sulla dimensione delle vongole.
“Questo è un tema a me molto caro” – continua Briano - “che ho portato avanti all’inizio della legislatura incontrando i pescatori sul territorio e che si poteva risolvere soltanto attraverso un’analisi scientifica seria che dimostrasse all’Europa che i principi di sostenibilità devono valere per tutti, ma che le regole possono essere diverse a seconda dei mari di cui ci occupiamo”.
I tartufari chiedono il 'declassamento' del tartufo
E mentre nell'Adriatico si festeggia, i raccoglitori di tartufi piemontesi e liguri si preparano per una lunga battaglia a Bruxelles. L'obiettivo é quello di ottenere dalla Commissione Ue il 'declassamento' del tartufo da prodotto di lusso a rodotto agricolo spintaneo. IL perché di questa battaglia é presto detto. Come prodotto di lusso il tartufo viene tassato con una aliquota molto piú elevata rispetto a farina e pomodori. Inoltre é un tipo di coltura che non puó essere destinataria dei fondi europei destinati all'agricoltura.
Tartufo, Coldiretti: business da mezzo miliardo
Dall'86esima Fiera del tartufo bianco di Alba alla 53esima edizione della Mostra nazionale del Tartufo bianco pregiato delle Marche a Sant'Angelo in Vado, parte la stagione delle feste dedicate a 'sua Maesta'' il tartufo per un business stimato in mezzo miliardo. E' quanto afferma Coldiretti nel sottolineare che con l'inizio della raccolta, si moltiplicano lungo tutto lo stivale le mostre, le sagre e le manifestazioni dedicate al tartufo che coinvolge in Italia circa 200mila raccoglitori ufficiali che riforniscono anche negozi e ristoranti.
Tartufo a prezzi stellari
Con quotazioni attorno ai 250 euro all'etto per le pezzature medie di 20 grammi al borsino del bianco di Alba, la stagione si e' aperta su valori praticamente in linea con lo scorso anno anche se - sottolinea Coldiretti - comunque lontani a quelli del recente passato con una media per quello di Alba di 350 euro nel 2013, di 500 euro nel 2012 fino ai 450 euro all'etto del 2007.
Il tartufo aspira al riconoscimento dell'Unesco
Tra le novita' di quest'anno la presentazione della candidatura della "Cultura del tartufo" a patrimonio immateriale dell'umanita', sotto l'egida dell'Unesco. Un dossier che riguarda una cinquantina di territori associati, da Nord a Sud, alle "Citta' del tartufo" insieme con il Centro nazionale studi sul Tartufo che hanno presentato al ministero dei Beni Culturali una relazione tecnica per la candidatura supportata da videointerviste, realizzate dalle Universita' di Pollenzo e di Siena, che descrivono lo speciale rapporto con la natura in un rito ricco di aspetti antropologici e culturali.
Per il tartufo una annata che si preannuncia stellare
Dopo una estate senza siccita', nelle principali regioni produttrici ci sono condizioni per una buona raccolta che potra' essere ottima se anche l'autunno sara' caratterizzato dalle piogge che sono tipiche della stagione perche' il 'Tuber magnatum Pico' si sviluppa in terreni che devono restare freschi e umidi sia nelle fasi di germinazione che in quella di maturazione. La ricerca dei tartufi praticata gia' dai Sumeri - riferisce Coldiretti - svolge una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta una importante integrazione di reddito per le comunita' locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici come dimostrano le numerose occasioni di festeggiamento organizzate in suo onore.