Affari Europei

Uk, Lettera di Cameron ai leader Ue: 'O le riforme oppure ce ne andiamo'

Il premier britannico David Cameron avvertirà martedì i leader europei di essere pronto a sostenere l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue se le sue richieste per le riforme non saranno ascoltate. Cameron invierà una lettera al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk con i dettagli sui cambiamenti richiesti da Londra e nella quale preciserà di essere pronto "con tutto il cuore e l'anima" ad una campagna di sostegno alla permanenza nell'Ue nel referendum che sara' convocato entro la fine del 2017, ma solo a determinate condizioni.  

Contro l'ipotesi di Brexit si fanno sentire anche i cugini dall'altra parte dell'Atlantico. In caso di Brexit, l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, Washington non stringerà accordi particolari con Londra, lasciando la Gran Bretagna in balia di dazi e barriere alle esportazioni. L'avvertimento, che rappresenta anche il colpo piu' duro incassato finora dal fronte degli euroscettici britannici, e' arrivato da Michael Froman, dal 2013 rappresentante statunitense per il Commercio.

Cosi', calcola ora la stampa del Regno Unito, esportare per esempio un'automobile verso gli Stati Uniti costerebbe a Londra il 2,5% in piu' rispetto a quanto pagato da Germania o Francia. E, in generale, tutto il commercio soffrirebbe per l'applicazione di tasse alle importazioni verso gli Usa.

E anche Standard & Poor's si f sentire: in caso di 'Brexit' nel 2017 Londra perdera' la sua tripla A, il massimo voto possibile, ed il rating del suo debito verrebbe declassato di sicuro di un livello ma anche di due se i rapporti con Bruxelles dovessero deteriorarsi.

Il realismo di S&P's si basa sugli ultimi sondaggi che, condizionati dallo tsunami di profughi che sta invadendo l'IUe, ha visto aumentare per la prima volta dal 2012 i favorevoli all'addio all'Ue passati dal 27% in giugno al 39% all'inizio di ottobre.