Quando il "matto" è il vicino di casa: papà "normale" uccide i due figli
A Ore 14 il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino pone il tema del dopo Basaglia e dei disturbi psichiatrici
Omicidio Mesenzana, Perrino: "Troppi soggetti psichiatrici non seguiti"
Nell’appuntamento di oggi a Ore14, il programma condotto da Milo Infante su Rai2, i principali fatti di cronaca affrontati sono stati: l’omicidio di Carlo La Duca e il caso di violenza a Mesenzana (Varese), dove un padre si è tolto la vita dopo aver ucciso i figli di 7 e 13 anni. Tra gli ospiti in studio anche il direttore di Affaritaliani.it, Angelo Maria Perrino.
Mesenzana, padre uccide i due figli di 7 e 13 anni e si toglie la vita
Un 44 enne operaio di Mesenzana (VA) ha colpito i figli con un coltello al petto e poi si è tolto la vita con la stessa arma. I corpi sono stati ritrovati dalla madre alle 8 del mattino. La donna, Luana, che da settimane viveva con i genitori in vista della separazione dal marito, ora è ricoverata in ospedale. Pare che l’uomo soffrisse di disturbi psichiatrici.
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Per il direttore Angelo Maria Perrino “la pista delle difficoltà psichiatriche dell’uomo ci induce a fare una riflessione sulla trattazione di questi soggetti”. Se prima della legge Basaglia esistevano i manicomi, “dopo la giusta soppressione di questi centri-lager, ho l’impressione che i soggetti psichiatrici vaghino per la città senza che se ne occupi qualcuno, se non gli assistenti sociali, che però non possono infilarsi nelle case”, ha aggiunto il direttore Perrino.
Drammi come quello di Mesenzana dimostrano l’urgenza con cui affrontare il tema psichiatrico. Come sottolinea il direttore Angelo Maria Perrino “dagli elementi che abbiamo appreso è evidente che questo signore è un caso di disturbo della personalità, sebbene coperto da una vita normale”. La psicologia e la criminologia insegnano che “esistono i matti conclamati e i matti silenziosi. E hanno diverse patologie. Costoro hanno delle reazioni che sono conosciute e prevedibili a livello scientifico: dobbiamo occuparci di queste patologie silenziose e clandestine”, chiosa il direttore di Affaritaliani.it.
Palermo, Carlo La Duca: ucciso e sepolto dall’ex moglie e dall’amico
Ore14 ha anche affrontato il caso di Carlo La Duca, il 38enne originario di Cerda scomparso tre anni fa, il 31 gennaio 2019. I sospetti sull’omicidio dell’uomo ricadono sull’ex moglie Luana Cammalleri e il suo amante Pietro Ferrara, migliore amico di La Duca.
Analizzando la figura dell’ex moglie, il direttore Perrino ha chiesto alla signora Concetta, madre di Carlo La Duca, in che modo fosse entrata in casa Luana per la prima volta. Per via del rapporto di amicizia “con i nonni materni sin da ragazzina”, ha risposto la signora palermitana che ha raccontato il passato violento della nuora, “una donna violenta che non lavorava, a cui piaceva essere servita”.
A margine di queste dichiarazioni, il direttore Perrino ha chiesto ancora quali atteggiamenti avesse il figlio nei confronti della moglie. “C’erano litigi – risponde Concetta- ma visti i figli Carlo non voleva separarsi. Il timore di Luana comunque era che una nuova donna avrebbe preso il suo posto”.
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