Ustica, Amato: "Non ho ritrattato nulla. Macron? Non ho chiesto le sue scuse"

L'ex premier cita il giornalista morto e parla di "tempo che accorcia ogni giorno". Cerca visibilità per un ruolo da "tecnico" nel post Meloni o sa tutto?

Di Redazione Cronache
Giuliano Amato
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Ustica, Amato in conferenza stampa dopo le polemiche: "Non ho ritrattato niente"

"Io non ho ritrattato niente". Lo afferma l'ex presidente del consiglio Giuliano Amato nel corso di un incontro alla Stampa estera in Italia per approfondire le sue dichiarazioni sulla strage di Ustica. "Ho detto che portavo avanti l'ipotesi più fortemente ritenuta credibile tra quelle formulate, specificando che non avevo alcuna verità da riferire e che il mio scopo era quello di provocare, se possibile, un avvicinamento alla verità", continua.

Ustica, Amato: "Non ho detto a Macron di chiedere scusa"

"Non ho detto a Macron di chiedere scusa, ma che sono scemo? Ho chiesto di occuparsi della cosa”, ha dichiarato Amato

Ustica, Amato: "Politica se vuole può ancora fare molto per chiarire"

"Ho trovato singolare sia stato detto che la politica con Ustica non c'entra. La politica può ancora fare molto, se vuole, perché Ustica sia chiarita", ha affermato l'ex presidente del Consiglio.

Ustica, Amato: "Errore su Craxi, informò Gheddafi nell'86''

"Un errore, segnalato anche da figli di Craxi. Inizio ad avere una certa età e ho ammesso che non sono in grado di dire se l'errore l'ho fatto io o se lo fece chi mi disse che Craxi informò Gheddafi. E' un fatto che lo informo' nell'86", ha affermato Amato, nel corso di un incontro alla Stampa estera in Italia per approfondire le sue dichiarazioni sulla strage di Ustica.

Ustica, Amato: "In questi 43 anni la mia non è stata una presenza muta..."

Giuliano Amato rilancia su Ustica, nessun passo indietro. L'ex premier e capo emerito della Consulta ha voglia di parlare e anche fretta e lo dice chiaramente in una lettera indirizzata a Repubblica. La replica arriva dopo la risposta a La Verità in cui Amato diceva di non avere elementi nuovi sulla tragedia del Dc9 Itavia e di aver parlato solo di ipotesi. "Il bisogno di verità a una certa età diventa più urgente, con il tempo davanti che si accorcia ogni giorno. Ne è scaturito un racconto storico che non aspirava a rivelare segreti sconosciuti, come è detto chiaramente nell’articolo", sostiene Amato nella lettera. Ma era invece necessario "ad avvalorare una ricostruzione che è custodita in centinaia di pagine scritte dai giudici, nelle svariate perizie, anche nelle inchieste di giornalisti bravi come Andrea Purgatori, ma che si è dovuta arrestare davanti a più porte chiuse".

E ancora: "Una ricostruzione che ho potuto fare mia e rilanciare grazie a una quarantennale esperienza dentro le istituzioni dello Stato, fin dal 1986 dalla parte dei famigliari delle vittime, come ha ribadito in questi giorni Daria Bonfietti, in una collaborazione stretta con i magistrati inquirenti, con la commissione Stragi e i migliori giornalisti di inchiesta".

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"Non sono mancate quindi - prosegue Amato nella sua lettera - le sedi anche istituzionali in cui manifestare i dubbi verso le versioni ufficiali dei militari. In questi 43 anni la mia non è stata una presenza muta". Amato ha fretta di far sapere il suo pensiero dopo anni di silenzi. Conosce veramente come si sono svolti i fatti e ha taciuto per anni o cerca visibilità nel ruolo di tecnico in vista di un possibile post-Meloni? La risposta non c'è ma intanto l'ex premier insiste, per lui l'aereo fu abbattuto dai francesi.

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