Boom del turismo, ma gli hotel non tirano: investimenti immobiliari in discesa

I dati dell’Hospitality Forum 2023 mostrato un calo per il 2022 del 7% del volume di investimenti rispetto all’anno precedente

di Redazione Economia
Ragazza in hotel
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Mercato alberghiero, investimenti al ribasso nonostante il turismo in crescita

Riparte il turismo post-Covid ma gli investimenti nel mercato immobiliare alberghiero si muovono a rilento. E’ questa la fotografia scattata dal report presentato in occasione dell’Hospitality Forum 2023 organizzato dall'istituto Scenari Immobiliari, riportato da PambiancoNews. 

"L’aspettativa generalizzata di un calo dei prezzi, anche per il patrimonio immobiliare di buona qualità, è stata al momento disattesa, grazie non solo all’aumento delle prestazioni degli indicatori ma per la pressione esercitata dall’inflazione sui canoni", sottolineano gli analisti di Scenari Immobiliari secondo cui se da un lato è evidente il crescente interesse per alberghi meno esposti all’incremento dei costi, dall’altro permane l’attenzione per le località turistiche classiche e storiche.

In Italia il mercato immobiliare alberghiero nel corso del 2022 ha mostrato un calo del 7% del volume di investimenti rispetto all’anno precedente attestandosi a quota 1,7 miliardi di euro, nonostante un incremento del fatturato complessivo rispetto al 2021. Le ragioni di questo risultato sono riconducibili al concretizzarsi, nel corso della seconda parte dell’anno, dei primi segnali di rallentamento causati dal progressivo rialzo dei tassi di interesse da parte della Bce e dal conseguente atteggiamento attendista da parte degli investitori.

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Le allocazioni degli ultimi 18 mesi hanno riguardato poco più di 80 strutture ricettive - 3 stelle (26%), 4 stelle (41%) e 5 stelle (32%) - rilevate dal mercato. Solo nel corso del 2022 gli investimenti hanno interessato più di 4.000 camere. Una parte delle transazioni ha continuato a interessare location consolidate come Milano, Roma, Venezia mentre le altre hanno agito in città secondarie e ambiti territoriali ‘periferici’ potenzialmente attrattivi ma caratterizzati da fondamentali socioeconomici quasi esclusivamente correlati a forme di turismo spiccatamente stagionalizzato o marcatamente connotato dal punto di vista esperienziale.

A livello europeo, invece, è emerso che il volume complessivo degli investimenti nel 2022 ha raggiunto i 15 miliardi di euro, con una concentrazione maggiore nella prima metà dell’anno, in diminuzione di circa il 10% sul 2021. "Il 2023 - spiega Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari - è iniziato in modo positivo per il mercato immobiliare alberghiero europeo. L’attività degli investitori è aumentata dopo la limitata intensità del 2022, con un incremento delle allocazioni nel comparto, rispetto al primo trimestre dello scorso anno, superiore al quindici per cento che porta a quattro miliardi di euro di patrimonio investito".

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