Esteri
Bombe a grappolo a Kiev, la Nato "litiga" ma la pace è un miraggio. Commento
Mentre si discute sull'invio di bombe a grappolo all'Ucraina, la questione di come arrivare a una pace rimane un tema assente dall'agenza internazionale
Guerra Ucraina, convenzione di Dublino e bombe a grappolo: il commento
ll Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden ha annunciato l’invio delle c.d. bombe a grappolo (cluster bombs), inasprendo ancor più i già tesi rapporti con la Federazione Russa. Fermo e risoluto il no dell’Italia espresso dalla Presidente del Consiglio dei Ministri Onorevole Giorgia Meloni (anche Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Canada e Spagna hanno espresso la loro contrarietà), la quale ha ricordato come l’Italia sia parte della Convenzione sulle Munizioni a grappolo (Convention on Cluster Munitions) sottoscritta a Dublino il 30 maggio 2008 e che ha rappresentato il compimento del processo negoziale avviato ad Oslo nel febbraio del 2007.
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La Convenzione è entrata in vigore il 01 agosto 2010, ad oggi è stata ratificata da 111 Paesi e firmata da 12: tra gli Stati che non l'hanno sottoscritta figurano Stati Uniti, Federazione Russa, Cina, India, Pakistant, e Brasile. Neppure la Repubblica d’Ucraina vi ha aderito.