Economia in crescita oltre le stime, Usa verso lo stop al rialzo dei tassi

Molti indicatori fanno pensare ad uno stop dei rialzi dei tassi da parte della Fed

di Daniele Rosa
Jerome Powell, presidente della Riserva federale degli Stati Uniti d'America
Economia

Usa, molte luci e poche ombre per l'economia a stelle e strisce

L’inflazione negli Stati Uniti, anche a luglio, sembra dare segnali confortanti. Secondo il Bureau of Labor Statistics a luglio è salita di due decimi, al 3,2%. Le voci che hanno contribuito all’aumento sono state per il 90% la casa, poi l'assicurazione dell’auto. Anche gli alimentari, quelli consumati nei ristoranti e nei supermercati, sono cresciuti, rispettivamente, dello 0,2% e dello 0,3%.

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Mentre in calo è risultata l’energia ( -12,5%) e gli alimenti cresciuti del 4,9%. Quindi, in sintesi, gli aumenti hanno toccato alloggi, assicurazioni auto, istruzione e tempo libero. Mentre tariffe aeree, auto e camion usati, assistenza sanitaria e  comunicazioni sono calati il ​​mese scorso. Insomma un quadro con più luci che ombre. Tutto pare così in linea con le previsioni che stimavano un tasso annualizzato del 3,3% (3% a giugno). Anche le previsioni sull’inflazione core sono state corrette con un aumento basso e in linea con l’aumento del mese precedente.

Usa, gli aumenti sembra stiano rallentando

Tutto questo fa ben sperare che gli aumenti stiano rallentando avvicinandosi ai livelli pre-pandemia, dopo il  picco del 9,1% della scorsa estate. Di conseguenza questo trend potrebbe far riflettere la Federal Reserve che, dopo gli 11 rialzi dei tassi da marzo 2022, sarebbe così disposta a prendersi una pausa, piuttosto che decidere un altro aumento nel finale dell’anno.

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Ma dopo i dati IPC di luglio i futures sugli indici azionari hanno ampliato i guadagni, facendo crescere la fiducia sulla prossima decisione della Fed di uno stop alla sua strategia aggressiva. Anche diversi analisti sono convinti che la Federal Reserve deciderà di fermarsi con la politica dei rialzi poiché il settore manifatturiero mostra segni di difficoltà e lo scoppiettante mercato del lavoro sta cominciando a rallentare.

Usa, molti osservatori hanno cambiato idea sul trend economico

Diversi attori economici importanti, in primis Bank of America hanno cambiato previsioni dimostrandosi favorevoli non più verso una vera e propria recessione ma verso “un atterraggio soft”. E così invece della recessione prevista, l’economia americana sta continuando a crescere (oltre il 2% nei primi due trimestri dell'anno).

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La Fed di Atlanta, addirittura, ha previsto un annualizzato del 3,9% sul PIL nel terzo trimestre. Con il tasso di disoccupazione al 3,5%, il più basso da mezzo secolo, molti applaudito il primo segnale di raffreddamento del mercato del lavoro nel secondo trimestre, e soprattutto del costo del lavoro. Un altro messaggio inviato a Colin Powell per la prossima decisione di aumento sui tassi.

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