Morti sul lavoro: il sindacato non sbraiti, ma metta una soluzione sul tavolo

Siamo capaci tutti ad indignarci a cose avvenute, ma come ben sappiamo i controlli veri non esistono

L'opinione di Ezio Pozzati
Maurizio Landini Manifestazione CGIL
Economia

Lavoro, il sindacato onnipresente e onnisciente se ha una ricetta per fermare tutte queste morti la metta sul tavolo

I numeri sono sempre asettici, ma quando riguardano le persone che perdono la vita non è più un discorso di statistica. Quanti sono stati i decessi sul lavoro nel 2022? 1.090. I numeri sono impressionanti e le cause sono le più disparate. Oggi i sindacati vogliono fare sentire la loro voce, anche alla luce di quanto accaduto a Brandizzo, sulla linea ferroviaria dove sono morte cinque persone travolte da un treno.

Il diritto allo sciopero è garantito dall'art. 40 della nostra Costituzione, quindi i lavoratori ed i sindacati possono, quando vogliono, decidere di mobilitare i propri iscritti, e qualche volta con destinazioni particolari come Roma, ecc. Concordo quando si chiede di avere maggiore sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro, però non concordo quando si dice che la colpa è del Governo.

Non sono qui a motivare il perché di tante morti però mi piacerebbe molto che le cose fossero preventivate piuttosto che valutate a fatti accaduti. Il sindacato onnipresente e onnisciente se ha una ricetta per fermare tutte queste morti la metta sul tavolo; anzi, a mio avviso, potrebbe fare di più per controllare dato che è dappertutto, e con tanta discrezione, controllare che nei luoghi di lavoro ci sia veramente la “sicurezza” che tutti i dipendenti meritano.

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Siamo capaci tutti ad indignarci a cose avvenute, ma come ben sappiamo ci dovrebbero essere dei controlli veri. Non mi si venga a dire che ci sono gli organi preposti, perché in via preventiva e con le risorse che ci sono non possono essere ovunque e a qualsiasi ora, poi ci sono una serie di leggi che coinvolgono direttamente il datore di lavoro i quali sono obbligati ad informare i dipendenti dei rischi che corrono nel fare determinati lavori e oltre a ciò esiste anche una catena di responsabili a vario titolo della sicurezza che devono permettere la messa in sicurezza di tutti i dipendenti.

Non dico che tutte le aziende siano al top nella formazione e nel gestire la sicurezza, però qualche volta accade, per una serie di motivazioni, che non vengono applicate o siano baipassate ed in questo caso succede l'irreparabile. Mi sovviene una domanda: fare una manifestazione e Roma con tamburi e slogan possono fermare questi deplorevoli eventi? La cultura della sicurezza va coltivata ancora prima di avere un posto di lavoro e mi piacerebbe tanto che fosse demandata ai sindacati. Grazie.

 

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