Mediobanca, Delfin vuole cambiare due terzi del cda. Ma Nagel non arretra

La richiesta di Milleri di avere dieci nuovi consiglieri e la volontà di modificare gli assetti azionari. Ma il tempo stringe e il 28 ottobre si avvicina

di Redazione Economia
Alberto Nagel Francesco Milleri
Economia

Mediobanca, la sfida Nagel-Milleri continua. Ma l'assemblea ormai è alle porte...

Nonostante i tanti tavoli di discussione con proposte e controproposte non c'è accordo tra Milleri e Nagel sul nuovo cda di Mediobanca. Il tempo stringe e il fatidico 28 ottobre, giorno dell'assemblea, si avvicina sempre di più. La holding della famiglia Del Vecchio - si legge su Milano Finanza - vuole che il consiglio di Piazzetta Cuccia sia rinnovato per almeno due terzi dei componenti. Secondo Delfin, l’attuale maggioranza di consiglieri ha alle spalle più di un mandato e spesso è il frutto di vecchi assetti azionari. Ma in caso di presentazione di una lista di minoranza Delfin dovrà prima confrontarsi con la Bce.

Ma il tempo stringe per la composizione della lista del consiglio di amministrazione di Mediobanca ed entro questa settimana, o al più tardi all’inizio della prossima, - prosegue Milano Finanza - l’amministratore di Piazzetta Cuccia Alberto Nagel e il numero uno di Delfin Francesco Milleri dovranno trovare la quadra su quanti consiglieri espressione della holding della famiglia Del Vecchio entreranno.

Leggi anche: Petrolio: prezzi ai massimi da novembre dopo i tagli dell'Opec+

Leggi anche: "Dovete super-tassare i miliardari". La lettera aperta ai vertici del G20

Telefonate su telefonate, incontri su incontri, discussioni su discussioni, professionisti, consulenti, intermediari (incaricati o volontari): tutto per tentare di trovare una quadra sulla prossima governance di Mediobanca. Il lavoro è su una possibile lista del cda che sia sostenuta anche dai due soci maggiori di Piazzetta Cuccia ma per ora non c'è accordo.

Tags:
delfinmediobancamillerinagel