Microchip, Arm il gigante britannico entra a Wall Street con una IPO "monstre"
Obiettivo da raggiungere 10 miliardi di dollari. Tra gli interessati Apple e Google
Microchip, il gigante britannico Arm lancia una IPO "monstre"
Probabilmente sarà la più grande operazione dell’anno in Borsa a Wall Street. Si sta parlando di Arm il colosso inglese dei microchip controllato dalla giapponese SoftBank. La compagnia, che ha sviluppato il design dei chip presenti in praticamente tutti gli smartphone del mondo, ha depositato presso la Sec (Autorità dei mercati finanziari degli Stati Uniti) i documenti necessari per la proposta di offerta pubblica iniziale (Ipo) a Wall Street. L’obiettivo è quello di rastrellare la cifra “monstre” di 10 miliardi di dollari. Il prezzo indicativo per azione fissato è compreso tra 47 e 51 dollari.
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La società ha la proprietà di 1.025,2 milioni di azioni, con una valutazione quindi intorno ai 50 miliardi di dollari. Ovviamente un boccone che fa gola a grandi players come Intel, Google, Apple e Nvidia. Il prezzo finale sarà fissato il 13 settembre per poi iniziare le negoziazioni il 14. Come si dovrebbe svolgere l’operazione? I giapponesi di Softbank( 100% proprietari) che l’hannoacquistata nel 2016 per 32 miliardi collocheranno 95,5 milioni di titoli (9,4%). Esiste la possibilità che il Gruppo aumenti di altri 7 milioni di azioni se la domanda fosse sufficiente e venisse esercitata l'opzione di oversubscription prevista. Nel 2020 Arm poteva essere acquistata da Nvidia per 40 miliardi di dollari ma l’operazione fu bloccata dalle autorità regolatorie.
Microchip, quelli progettati da Arm sono utilizzati dalle grandi aziende del settore
I microprocessori di Arm sono utilizzati dalle grandi aziende del settore per produrre chip. Intel, AMD, Nvidia e Qualcomm. Un mercato che la società stima del 70% della popolazione mondiale, utilizzatrice dei prodotti. In pratica un monopolio. L’annuncio della Ipo ha svegliato molti giganti tra cui Apple, Advanced Micro Devices (AMD),Samsung, Cadence Design Systems, Google, Intel, MediaTek, Nvidia, Samsung, Synopsys e TSMC Partner.
Arm in una nota ufficiale ha dichiarato che questi potenziali investitori “hanno espresso, separatamente e non congiuntamente, il loro interesse ad acquisire fino a un totale di 735 milioni di dollari in ADS [ certificati azionari equivalenti] offerti in questa offerta pubblica iniziale”. L' acquisto delle azioni sarà effettuato allo stesso prezzo dell'offerta. Se tutto andasse come da programma quella di Arm sarebbe la più grande al mondo. Coordinatori dell’intera operazione Barclays, Goldman Sachs, J.P. Morgan e Mizuho, con altri 24 istituti di credito come sottoscrittori.