Tim, accordo Mef-Kkr: offerta vincolante. Tesoro al 20% nella Netco di rete
Ora appare improbabile che Vivendi si opponga di petto, la sua voce la potrebbe però far sentire in assemblea. Titolo tonico a Piazza Affari
Tim, Kkr dovrà presentare la proposta entro il 30 settembre. Le contromosse di Vivendi
Il ministero di Economia e Finanza e il fondo americano Kkr hanno siglato un’intesa su Tim. È stato firmato un Memorandum of understanding, un accordo che prevede un’offerta vincolante e l’ingresso del Mef nella Netco, la società della rete, di Tim. Kkr dovrà presentare la proposta entro il 30 settembre. Il mercato da alcuni giorni spinge il titolo e ieri lo ha apprezzato del 2,75% a 0,28 euro, perché vede finalmente arrivare una ristrutturazione del gruppo, Kkr perché ora ha un alleato di peso per chiudere l'operazione e in un certo senso la blinda; non ultima Tim che può così dare esecuzione al piano disegnato oltre un anno fa. E ora appare improbabile che Vivendi si opponga di petto, la sua voce la potrebbe però far sentire in assemblea. E' stato siglato il memorandum of understanding, un accordo che prevede un'offerta vincolante che stabilisce tra l'altro l'ingresso del Mef con una quota fino al 20% nella Netco, la società della rete, di Tim. Dopo l'accordo il titolo apre tonico a Piazza Affari: oltre il 2%.
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Il Mef sarà dunque in minoranza ma l'intesa prevede che "i termini dell'offerta dal punto di vista dei rapporti tra le parti prevedono un ruolo decisivo del governo nella definizione delle scelte strategiche" della Netco, la rete di Tim. I prossimi passaggi "saranno relativi all'adozione di un Dpcm per completare l'iter procedurale" per quello che riguarda l'intervento istituzionale, intanto Kkr deve completare gli accordi per il finanziamento dell'operazione da 23 miliardi di euro e, secondo indiscrezioni, l'impegno delle banche dovrebbe arrivare entro il 30 agosto.
Per il governo l'impegno finanziario dovrebbe essere fino a 2 miliardi di euro (considerando che la parte 'equity' dell'offerta sarà di circa 10 miliardi di euro e il resto è debito che finirà nella newco). Il fondo avrà così un mese di tempo per completare la sua offerta vincolante e a ottobre si riunirà il cda di Tim per valutarla. Se riterrà necessario chiamare i soci al voto in assemblea, come chiede Vivendi, entro la fine dell'anno si potrebbe arrivare al "redde rationem".