Economia

Reddito di cittadinanza verso la fine. I 5 Stelle tremano: ecco i dati reali

di Redazione Economia

Le politiche della ministra Calderone raccolgono un consenso che fa paura ai pentastellati. Ecco smentite le "bufale" propagandistiche sul sussidio statale

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Che le politiche del Ministro del Lavoro, Marina Calderone, stiano ricevendo il consenso della stragrande maggioranza degli italiani non si capisce né da sondaggi né da interviste. Per comprendere la bontà di quanto fatto fin qui basta annotare il crescente disagio che serpeggia tra i parlamentari 5Stelle, che temono di veder erosa la loro base elettorale nutrita a colpi di reddito di cittadinanza. Disagio che alimenta anche le reazioni di Giuseppe Conte. Sono infatti sempre più palesi i tentativi di arginare il dilagare di consenso contro il reddito di cittadinanza. Ecco alcuni esempi.

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Questa è una mistificazione di quanto realmente avviene. I 350 euro spettano per ogni singolo individuo (avente i requisiti) e non per nucleo familiare. Quindi, una famiglia composta da padre, madre e due figli (19 e 21 anni ad esempio) - tutti aventi i requisiti previsti dalla norma - percepirà complessivamente 1400 euro di Supporto alla formazione, oltre che il sussidio per Gol (Garanzia di Occupabilità per i Lavoratori) nonché l’Assegno Unico.

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Cambia però il paradigma: tutti gli interessati dovranno attivarsi e iscriversi alla Piattaforma Inps e non attendere che qualcuno li cerchi, come avveniva con il Rdc. Ecco perché nessuno sarà lasciato indietro, ma solo tra quelli che concretamente dimostreranno di volere rientrare nel circuito del lavoro.

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