Fascina: "Italia libera dall'oppressione fiscale". La lettera alla festa di Fi

Marta Fascina "esce allo scoperto" con una lettera di tre pagine, giustificando con "il troppo dolore" la sua assenza alla kermesse di Forza Italia

di redazione politica
Politica

Il ritorno di Fascina (per lettera) alla festa di Fi: "L'Italia sia libera dall'oppressione fiscale, burocratica e giudiziaria

Marta Fascina invia, a sorpresa, un messaggio scritto di - tre paginette - saluto alla prima festa azzurra dopo la morte di Silvio Berlusconi, “Azzurra Libertà” in corso a Gaeta, che segna il “ritorno politico” della compagna del Cav dopo la prima uscita pubblica allo stadio di Monza per il primo trofeo di calcio dedicato alla memoria del fondatore di Forza Italia l'8 agosto scorso. La deputata azzurra nomina l'ex premier cinque volte. Lo chiama ''il mio amato Silvio”, “Il Presidente” con la “p” maiuscola, “Lui”, sempre con la maiuscola.

Il suo intervento è innanzitutto, una nuova “dichiarazione d'amore” nei confronti del leader azzurro scomparso circa 4 mesi fa, ma contiene anche alcune indicazioni di carattere politico. E non certo a caso, visto che per settimane molti si sono chiesti che ruolo avrà nel partito la giovane parlamentare di Portici: si accontenterà di fare il deputato semplice o le verrà riconosciuto un incarico preciso, come vorrebbero i suoi fedelissimi che la considerano “custode e garante delle volontà del presidente”? La “grana”, tutt'ora irrisolta, dovrà essere risolta da Antonio Tajani, nuovo coordinatore nazionale.

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La “scusa” per tornare a fare sentire la sua voce è una convention dove i protagonisti, almeno sulla carta, sono i giovani, che per Berlusconi sono sempre stati una priorità: “Questa festa è tutta per Lui che, fino al suo ultimo respiro, ha avuto un cuore sempre giovane. Con lungimiranza e profonda intelligenza, nella sua carriera imprenditoriale e politica – rimarca - non ha mai esitato nell'investire sui giovani, dando loro incarichi manageriali, di partito e finanche istituzionali”. Il “giusto connubio tra esperienza ed innovazione è stato il mantra del suo impegno in qualsiasi ambiente si sia cimentato”.

Fascina ricorda ''l'ineffabile, meraviglioso e compiaciuto sorriso'' del 'Dottore', immaginando che ''ci sta guardando'' dall'alto, rievoca '' il suo ''animo di sognatore'' e cita vecchi slogan berlusconiani (“Tutti con il sole in tasca”, “Combattete per realizzare i vostri ideali, i progetti che portate nella mente e nel cuore per voi e le persone che amate”). L'ex compagna del Cav rispolvera anche un cavallo di battaglia - forse l'unico vero passaggio politico del messaggio di saluto - come la necessità di una Italia ''libera dall'oppressione fiscale, burocratica e giudiziaria''.

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E ancora: “Sognate un'Italia più moderna, più efficiente, più veloce, più verde, più digitale, un'Italia più a misura di giovane del terzo millennio, più orgogliosa della propria storia, della propria identità, della propria bandiera, dei propri simboli”. Parole che ai più sembrano una sorta di manifesto politico in nuce e anche un monito a chi pensa a fughe dal partito e non rispetta le volontà del fondatore.

Rimasta ad Arcore, Fascina chiude il suo intervento con un'altra citazione dell'ex presidente di Fi, che ripeteva negli ultimi tempi, più che un motto, un mantra: ''Chi ci crede combatte, chi ci crede supera tutti gli ostacoli, chi ci crede vince. E lui, credendoci, ha sempre, sempre vinto...''.

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