Attualità
Alessandro Borghi, dalla Magliana al successo: "Facevo 3 lavori pe campà"
L'attore si racconta: "Soffro della sindrome di Tourette. Quando ho gli spasmi mi soffio sulle dita"
Borghi: "Interpretare Stefano Cucchi fu facile, venivo da quel mondo"
Alessandro Borghi si racconta a 360°, svelando anche particolari poco noti della sua vita privata e professionale. "Ci ho messo molto - racconta l'attore al Corriere della Sera - per riuscire a fare cinema come piaceva a me. Al primo ciak avevo 18 anni e Sollima mi scelse per Suburra. Dopo dieci anni nell’ombra cercavo rivalsa...Tipo: ora vi faccio vedere quanto vi siete persi. Ci ho messo anni a capire chi volevo essere. Poi la cosa che è mutata è che ho smesso di avere paura di giudicarmi e di cambiare. Irene, la mia fidanzata, dice sempre: tu hai un sacco di difetti, però sei molto risolto con te stesso. A lungo ho pensato di avere dei tic, invece era Sindrome di Tourette. Sono spasmi. È una sindrome neurologica, con vari sintomi: io ho gli spasmi o mi soffio sulle dita. Dopo la diagnosi ho smesso di considerarlo un problema, perché almeno adesso so che cosa ho".
"Lo dico soprattutto - prosegue Alessandro Borghi al Corriere - ai ragazzi che provano a fare il mio mestiere, facendo tre lavori: le cose belle accadono. I personaggi più difficili da fare sono quelli più lontani da me. Stefano Cucchi in Sulla mia pelle fu facile: di ragazzi come lui ne ho conosciuti tanti. Difficile è stato fare Il primo re, un film in protolatino girato per tre mesi nei boschi, o Diavoli, incentrato sulla finanza, in inglese con accento british. Quando Sollima mi scelse si era rotto il bidet, l’avevo smontato, attraversavo la strada col bidet in braccio. Squilla il cellulare. Era lui. Mi è venuto un infarto. Poi mi ha detto: vedrai che tutto quello che farai andrà bene. Ho pensato: se si fida così tanto avrà ragione, mica è scemo. Avvertire fiducia alleggerisce, cominci a giocare con un lavoro che è fatto di momenti: fai trenta take orribili, uno splendido, nelfilm va quello orribile e vinci il David".
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