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BBVA e Sabadell, il Governo spagnolo mette i “bastoni tra le ruote”

BBVA e Sabadell, il Governo spagnolo "mette i bastoni tra le ruote"

Pace è una parola che sembra non essere prevista nella tormentata vicenda della storia tra BBVA e il Banco catalano Sabadell. Un’operazione che creerebbe il secondo gruppo bancario spagnolo e il decimo in Europa. E pure un’operazione ostile che non si verificava tra banche da oltre 40 anni. L’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA), iniziata nei primi giorni di maggio, è diventata praticamente subito una “offerta ostile”.  Questo atteggiamento ha portato l'operazione in un mare tempestoso. Infatti , se da un lato , la Banca Centrale Europea si è mostrata favorevole alla fusione, preoccupata di avere dimensioni  degli istituti forti e anticrisi, dall’altro il Governo spagnolo si è dimostrato non particolarmente desideroso che venga portata a termine. Il ministro dell'Economia, del Commercio e degli Affari, Carlos Body, ha sottolineato che "Dobbiamo vedere come si svolgeranno i prossimi passi e se l'offerta pubblica di acquisto verrà finalmente portata a termine, ma noi, sulla base di questi argomenti, in questo momento abbiamo un parere negativo su questa offerta pubblica di acquisto da parte di BBVA. L’ultima parola spetta al governo”.E su questa operazione ostile il Governo, da Podemos ai Popolari,  si è curiosamente compattato.

LEGGI ANCHE: Bbva e Sabadell, l’Opa ostile trova un grande alleato nella Bce

BBVA e Sabadell, l'istituto catalano ha denunciato BBVA alla CNMV

Dal canto suo Sabadell, dopo aver respinto l’offerta, l’ha denunciata alla Commissione Nazionale del Mercato dei Valori (CNMV) chiedendo che vengano resi noti gli azionisti che, secondo BBVA, sarebbero stati contattati. Certo è che il Governo ha il coltello dalla parte del manico sulla fusione dato che secondo la legge sull'organizzazione, vigilanza e solvibilità degli enti creditizi “spetterà al Ministro dell'Economia e della Competitività autorizzare la fusione, la scissione o il trasferimento globale o parziale di attività e passività in cui un interviene la banca, ovvero qualsiasi accordo che produca effetti economici o giuridici analoghi ai precedenti”. Inoltre nel percorso ad ostacoli che potrebbe durare anche sei mesi e più salteranno fuori i pareri della Banca di Spagna, del Servizio Esecutivo della Commissione per la Prevenzione del Riciclaggio di Denaro e dei Reati Monetari, della CNMV e della Direzione Generale delle Assicurazioni e dei Fondi Pensione.

CNMV è inoltre ‘arbitro principale dell'intero processo, ma anche le autorità garanti della concorrenza di Spagna e Regno Unito, avranno voce in capitolo nella fusione, così come la Banca centrale europea (unica al momento favorevole). Questa montagna di pareri andrà nelle mani del Governo che dirà l’ultima parola. L'offerta è di 4,83 azioni Sabadell per ciascuna di BBVA, per una valutazione della banca catalana di 11.000 milioni di euro. Inoltre, sono previsti tre incarichi nel CDA della nuova realtà per uomini di Sabadell, uno dei quali come vicepresidente. Da un’offerta amichevole si è passati velocemente ad un Opa ostile. E questo ha complicato enormemente tutto il processo, che sembra così essere ancora più lungo e complesso.



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