Buonasanità
Umberto Veronesi...tra genio e sregolatezza. Camera ardente: le foto di Affari












"Io non penso di essere stato un uomo di successo, perché quando ero neolaureato e ho messo per la prima volta piede all'Istituto dei Tumori contavo, avendo davanti una vita intera, di riuscire a vincere il cancro.
Invece il cancro non è sconfitto".
Umberto Veronesi
Queste le parole di grande umiltà e rimpianto umano dell'uomo Umberto Veronesi morto novantenne, pur senza timore di quella morte che ha tanto combattuto!
Una vita dedicata alla ricerca e alla prevenzione dei tumori, facendo sì che la parola "cancro" oggi faccia meno paura che in passato!
Insignito di ben 13 lauree ad honoris causa, oncologo di fama internazionale, già Ministro della Sanità e senatore, grande sostenitore degli stili di vita sana, favorevole all'eutanasia e pioniere della quadrantectomia nel carcinoma di mammella di piccole dimensioni al posto della più demolitiva mastectomia, con successiva introduzione della seduta unica di radioterapia intraoperatoria.
Nel 1994 fonda l'Istituto Europeo di Oncologia (IEO), con lo scopo di unire ricerca e clinica perché i pazienti potessero avere accesso alle terapie più avanzate, con particolare attenzione al delicato aspetto psicologico.
Uomo e studioso lungimirante, promotore di numerosi progetti e raccolte fondi per la ricerca in Italia, tuttavia notoriamente controverso ed anticonformista.
Nonostante sposato, innegabile estimatore delle donne, delle macchine di lusso e del jet set internazionale!
Più che uno scienziato un manager e un imprenditore della sanita'.
Dunque un uomo senza mezze misure....amato e osannato o odiato e criticato per le sue condotte di vita, vere o presunte, ma innegabilmente dotato di carisma e intelligenza fuori dal comune!
Nota la sua battaglia contro la terapia del compianto Di Bella, recentemente da lui rivalutata con le inevitabili reazioni di rabbia di chi in quella terapia ci ha sempre creduto, sospettando strane connivenze tra lo stesso Veronesi e le case farmaceutiche produttrici dei più comuni farmaci chemioterapici.
Al di là dei pareri controversi, quasi d'obbligo per un personaggio eclettico come lui, sicuramente degno di nota il testamento spirituale che Veronesi ha voluto lasciare per i giovani colleghi che si riassume nella seguente frase....
"MI HA GUIDATO SOLO IL PENSIERO"!
Veronesi ritiene infatti che il mestiere dell'uomo sia quello di pensare in maniera autonoma, adottando il dubbio come metodo, e dichiara di non avere lezioni morali di vita ne' verità assolute da tramandare, ma solo l'esperienza di un uomo che ha molto vissuto e molto pensato.
Ai suoi giovani medici consiglia di essere sempre dubbiosi e trasgressivi per superare il limite del dogma e la rigidità delle regole.
Dice ancora...."PASSIAMO LA VITA A CERCARE UN SENSO CHE FORSE NON C'È! L'IMPORTANTE NON È SAPERE, MA CERCARE".
Consiglia inoltre di sconfiggere l'ignoranza perché questa priva l'essere umano di ogni diritto.
Veronesi dichiarava di non avere angosce, morte compresa che aveva sfiorato da giovane diciottenne in guerra per l'esplosione di una mina, per cui affermava che ogni giorno vissuto era stato un giorno rubato!
Non poteva aver paura della morte, fermamente convinto com'era che al corpo sopravvivono gli insegnamenti e i pensieri.
Profondo conoscitore della Bibbia e del Corano, riteneva le religioni espressione di un bisogno dei popoli in un determinato momento storico....è l'uomo che crea Dio e le sue regole in base all'esigenza!
Una posizione non atea la sua, ma agnostica, senza sufficienti elementi per provare che Dio esiste.
Fermamente convinto invece della necessità che la religione cattolica debba adeguarsi alle nuove concezioni scientifiche.
Un riassunto in poche righe quando non basterebbero libri interi per approfondire i vari aspetti di quest'uomo, che come lui amava dire ha molto vissuto e molto pensato, lasciando tuttavia ai posteri la testimonianza forte di una GRANDE AVVENTURA DI VITA!
Comunque sia andata....GRAZIE PROFESSORE!