Cronache dal mercato dell'arte

La performance di Marini in Duomo da temporanea diventa stabile

Di Milo Goj

Avrebbe dovuto essere in mostra dal 22 maggio al 5 giugno. Invece, “Dimmi il tuo nome”, la performance ideata da Lorenzo Marini e collocata all’interno della metropolitana di Milano, fermata Duomo, durerà, a furor di popolo, sino alla fine del 2020. Il Maestro di Monselice, nel profondo Padovano, ma milanese d’adozione, ha utilizzato uno dei suoi 250 mega-poster cartacei affissi sulla metropolitana e composti da sequenze di lettere, per scrivere nomi propri.

Le varie iniziali raffigurate nell’opera di Marini corrispondono, appunto, a dei nomi che l’artista con pastelli a olio e cera ha scritto sul poster. Un’autentica performance libera: i nomi scritti non erano programmati ma frutto del caso. A volte derivavano direttamente dall’ispirazione dell’artista, a volte corrispondevano ai nomi dei passanti che si soffermavano a guardare il lavoro. L’esibizione era stata il secondo passo di un’iniziativa avviata da Marini il 18 maggio con la decorazione di tram e pensiline a Milano, Firenze, Roma e Torino.

Visto il successo, il Manifesto oggetto della prestazione artistica, di metri 2 x 4, durerà, appunto, sino alla fine dell’anno. A differenza degli altri manifesti ormai coperti, questo è stato trattato con resina e vernice, in modo da essere preservato, da IGPDecaux, azienda leader nella comunicazione esterna, che ha collaborato all’iniziativa. Si potrebbe concludere che l’aspetto artistico abbia superato quello della comunicazione pubblicitaria. Come avviene spesso, la performance è stata immortalata da diversi scatti fotografici e riprese televisive che daranno vita a esemplari di arte moltiplicata e di video-art.