Cronache dal mercato dell'arte
Marini debutta a Farsetti e presenta l'opera simbolo della Biennale

La data non è ancora stata fissata, ma Affaritaliani è in grado di dare un’anticipazione sulla
prossima asta di arte moderna e contemporanea di Farsetti. Nella più nobile auction house italiana,
debutterà un’opera di Lorenzo Marini. Si tratta di una consacrazione per il mercato del Maestro
veneto, noto anche per essere uno dei più apprezzati art director italiani. Farsetti, infatti, è molto
selettiva nella scelta degli artisti contemporanei da inserire nei propri cataloghi. Ma Marini, dopo
che nelle ultime aste (Art-Rite a Milano e MeetingArt a Vercelli) aveva superato, per i pezzi
importanti, quota 12 mila euro, deve essere apparso un autore su cui puntare. Una scelta, quella di
Farsetti, che trova un riscontro anche a livello critico. Il Maestro, nato a Monselice in provincia di
Padova, ma milanese d’adozione, venerdì 18 settembre è stato chiamato dalla curatrice della
Biennale, Giovanna Zabotti, a tenere una conferenza, presso i “Giardini”, nell’ambito degli
appuntamenti organizzati quest’anno dalla rassegna lagunare. Nell’occasione Marini ha presentato
Biennaltype, la sua ultima opera inedita che diventa anche simbolo rappresentativo della Biennale
stessa. Si tratta di un lavoro in acciaio specchiato di cm 85 x 85 che coniuga arte grafica,
comunicazione, segno pittorico, ironia e creatività. Sulla superficie specchiata appaiono le lettere
che Marini concepisce come autentici soggetti artistici.
“Con questa opera ho voluto celebrare ogni singola personalità e creare uno spazio visivo sinergico,
un percorso in grado di raccontare una storia nuova, ma soprattutto di concepire insieme le realtà
artigianali, artistiche e culturali della Biennale”. Il lavoro è diventato il simbolo della
manifestazione e verrà utilizzato per i manifesti e le varie declinazioni in cui si articolerà la
comunicazione della Biennale.