Lo sguardo libero

Grazie presidente Mattarella per il sostegno alla libertà del Venezuela

Ernesto Vergani

Gli italiani e la comunità italiana del Paese d’oltreoceano ritrovano coraggio, forza e orgoglio

“Chiarezza su una linea condivisa con tutti i nostri alleati e i nostri partner dell'Ue. (…) Non ci può essere incertezza né esitazione perché la scelta è tra la volontà popolare e la richiesta di autentica democrazia da un lato e dall'altro la violenza della forza.”

Arrivano – e non c’erano dubbi in proposito – e risollevano lo spirito di tutti gli italiani (si spera la maggioranza)  che hanno a cuore la democrazia e la libertà,   le parole del capo dello Stato Sergio Mattarella  a favore di Juan Guaidó, autoproclamatosi, promettendo amnistia ed elezioni democratiche, presidente ad interim del Venezuela, messo alla fame dal dittatore miope e incapace Nicolás Maduro, che aveva via via creato un regime basato su istituzioni ed elezioni farsa, negazione  dei diritti umani, squadroni paramilitari,  sistema della delazione e violenza.

La dichiarazione del presidente della Repubblica giunge mentre tutte le maggiori democrazie europee – già era pervenuta l’approvazione degli Usa - dalla Spagna alla Francia alla Gran Bretagna e alla Germania, hanno o si apprestano a riconoscere Juan Guaidó come presidente ad interim.

Dispiace che il Governo italiano non  si sia schierato così chiaramente a favore di Guaidó. La ragione? Sembra non esserci. Non si capisce. Forse la volontà di distinguersi a tutti i costi? O l’ideologia fine a se stessa? Rimane la sostanza, espressa sia dai vertici dei 5 Stelle che della Lega: “Decidano i venezuelani, non ci intromettiamo”. Stessa presa di posizione (“Non ci schieriamo”) di Papa Francesco. Naturalmente contrari il regime comunista cinese e la Russia di Putin (dove si può difficilmente dire che ci sia democrazia a tutto tondo).

Non c’erano dubbi anche per i 150mila italiani che vivono in Venezuela e  i due milioni che hanno almeno un antenato italiano, che colui che rappresenta l’unità nazionale del Paese d'origine non li avrebbe delusi e infatti  Mattarella ha ricordato il legame “strettissimo con i tanti italiani che vivono lì e i tanti venezuelani di origine italiana".